Precari comunali, l’appello della Cisl al Comune di Augusta
AUGUSTA – Si riapre il capitolo legato ai contratti dei lavoratori precari in forza al Comune di Augusta, dopo il “venerdì nero” dello scorso giugno e il positivo epilogo raggiunto con la mediazione tra le parti interessate operata al tavolo prefettizio.
Il segretario generale della Fp Cisl Ragusa-Siracusa, Daniele Passanisi, rivolge il seguente appello al sindaco Cettina Di Pietro e al segretario generale del Comune Alberto D’Arrigo, alle prese con una situazione sempre delicata: “Contestate alla Regione le somme insufficienti destinate al Comune di Augusta e siate pronti ad utilizzare i fondi non utilizzati nel 2015“.
La Funzione pubblica della Cisl torna a sottolineare l’esigenza di impugnare il recente riparto assessoriale che “fa venir meno quanto previsto dalla legge finanziaria nazionale e che pone a totale carico della Regione il costo dei precari per i comuni in dissesto finanziario“.
I riparti destinati al pagamento dei contratti del personale precario, come ricordato nella nota di Daniele Passanisi, sarebbero risultati insufficienti e non corrispondenti a quelli comunicati ufficialmente. La modifica di queste somme, secondo quanto appreso dallo stesso sindacato, sarebbe avvenuta dopo una serie di ricorsi presentati da un comune siciliano in dissesto.
Passanisi precisa: “Il minor introito provoca una inevitabile decurtazione delle ore settimanali, per questo chiediamo una impugnazione immediata dei decreti da parte dell’Amministrazione comunale di Augusta. Il Sindaco deve comunicare, immediatamente, che, se l’assessorato non dovesse provvedere ad un nuovo riparto dei fondi, è pronto a utilizzare la somma destinata nel 2015 e in parte non utilizzata“.
Un nuovo tavolo prefettizio viene invocato dallo stesso segretario generale della Ust Cisl Ragusa-Siracusa, Paolo Sanzaro, in cui si richieda anche la presenza del presidente della commissione Bilancio e Programmazione all’Ars Vincenzo Vinciullo.
Sanzaro riferisce: “Davanti al signor Prefetto, già investito di questa vicenda, possiamo avere tutte le informazioni ed i chiarimenti imposti da una vicenda che riguarda decine di famiglie. Regione e Comune devono uscire dall’immobilismo e dalle interpretazioni confuse che non aiutano a trovare soluzioni valide. Vie già indicate dai decreti assessoriali e che oggi non possono essere rimesse in discussione“.