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150° anniversario dei festeggiamenti della Madonna Assunta, processione al “rione San Giuseppe”

AUGUSTA – Questa domenica sera, 20 agosto, nell’importante 150° anniversario, avrà luogo la tradizionale processione del simulacro di Maria Ss. Assunta per le vie dell’antico rione San Giuseppe, con partenza dalla chiesa Madre. Si svolgerà dopo la recita del rosario delle ore 18,30 e la santa messa celebrata dall’arciprete don Palmiro Prisutto delle ore 19,15 nella stessa chiesa Madre.

Sono trascorsi 150 anni da quel 1867, primo anno in cui si hanno notizie di un’edicola votiva dedicata alla Madonna Assunta, all’angolo tra le odierne via San Giuseppe e via Carluccio Amato. Dinanzi all’edicola, il 15 agosto di ogni anno, in occasione della festività dell’Assunzione di Maria, i fedeli del rione usavano riunirsi per la recita del santo rosario e di varie preghiere.

Usanza, come riporta Emanuele Di Grande nel racconto inviatoci, che stava per perdersi negli anni Cinquanta dello scorso secolo, con la morte di una delle anziane donne che si occupavano di mantenere viva questa piccola tradizione devozionale. La mancanza di questo appuntamento si fece ben presto sentire tra gli abitanti del rione San Giuseppe, dove abitava l’allora giovane barbiere Franco Bellistrì, insieme alla sua famiglia. La famiglia Bellistrì nel 1955 si occupò di effettuare una raccolta fondi tra i vicini di casa, per acquistare una composizione floreale che venne posizionata in occasione della solennità nell’edicola dell’Assunta, segnando il ritorno dei festeggiamenti in suo onore. Quindi, grazie alla dedizione di questa famiglia, i festeggiamenti in onore della Madonna Assunta si fecero sempre più vivi, tanto da coinvolgere nella recita del rosario anche le suore di Sant’Anna insieme agli orfanelli. Sempre in quel periodo, su commissione della madre del devoto barbiere, venne acquistata una statua della Madonna da portare in processione. Sebbene il simulacro rappresentasse Maria Immacolata Concezione, quest’ultimo fu il riferimento della festa del rione fino agli anni Sessanta.

Dopo la scomparsa della madre, l’organizzazione dei festeggiamenti passò definitivamente a Franco Bellistrì, che acquistò, tra l’altro, un simulacro raffigurane proprio l’Assunzione di Maria, custodito ancor oggi in una teca all’interno della sua abitazione. In quegli anni i festeggiamenti acquisirono maggiore rilevanza: infatti, nella ricorrenza della festa veniva celebrata la messa nel rione e, successivamente, portato in processione il simulacro della Madonna. È vivo ancora nella memoria di molti augustani il ricordo dei giochi organizzati nel rione: in particolare, la corsa con i sacchi e il gioco della pignatta erano, per i giovani del posto, un’occasione di aggregazione e divertimento, oltre che di devozione verso la Madonna. Indimenticabili, a detta di chi c’era, anche i festival canori in cui si dilettavano gruppi e cantanti locali in esibizioni che allietavano le serate estive in un clima di genuina convivialità.

Con la morte del barbiere Franco Bellistrì, non è venuta meno la voglia di continuare i festeggiamenti in onore della Madonna Assunta, da una decina d’anni grazie a un comitato spontaneo di fedeli coordinato da Maurizio Di Grande, anche se in forma lievemente diversa rispetto al passato. Oggi come allora l’apertura dei festeggiamenti è segnata il 14 agosto alle ore 12, quando tutte le campane della città suonano a festa e i fedeli gettano davanti all’uscio di casa e dai balconi un secchio d’acqua, come da tradizione e da preghiera, per offrire refrigerio alle anime dei defunti. Poi il 15 agosto si celebra nella chiesa Madre dedicata proprio all’Assunta la santa messa. Qui il simulacro della Madonna, acquistato dagli abitanti del rione per una festicciola di quartiere, ha trovato collocazione permanente nella navata destra.

Quindi la domenica dopo il Ferragosto, quest’anno il 20 agosto appunto, a seguito della messa serale, si svolge l’attesa processione del simulacro accompagnata dal Corpo bandistico “Federico II – Città di Augusta”, diretto dal maestro Gaetano Galofaro, processione che termina con il rientro alla chiesa Madre e un piccolo sorteggio, in ricordo dei vecchi giochi del rione.

(Foto in evidenza: Salvatore Conca)


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