AUGUSTA – Il consigliere comunale Enzo Canigiula, della lista “Civico 89”, denuncia la situazione di degrado igienico-sanitario, che non esita a definire “da terzo mondo“, di alcune aree ad elevata frequentazione della Città, nonché una serie di problematiche evidenziate da questi mesi di cronache.
Canigiula fornisce una descrizione di ciò che, a suo dire, accade quotidianamente nel mercato rionale del Sacro Cuore: “Mancano i servizi igienici; gli ambulanti fanno i loro bisogni sotto il cavalcavia, o nelle aiuole, oppure, in casi più estremi, all’interno dei casotti dove venivano custoditi gli attrezzi per la manutenzione delle aiuole; non esiste nemmeno una fontanella, per cui, dopo avere espletato i loro bisogni e con le mani non proprio igienizzate, gli ambulanti tornano a vendere tranquillamente generi alimentari“.
Prosegue sul mercato ortofrutticolo che viene allestito il giovedì e il sabato in via Marina Ponente: “Anche qui nessuna fontanella; per espletare i loro bisogni gli ambulanti utilizzano un fetidissimo container posizionato a ridosso di punti vendita di generi alimentari; è una cosa incredibile e il fetore è indescrivibile“.
Poi il consigliere comunale contesta la collocazione di cassonetti per rifiuti solidi in zone senza illuminazione, in particolare nell’area tra Monte Sant’Elena e Capo Campolato, segnalando che vi sarebbero “tutto intorno rifiuti di ogni genere che danno il senso di discariche abusive“. E ritiene “in alto mare” e “nella stasi più assoluta” le attività di studio per la realizzazione delle cosiddette isole ecologiche e per la predisposizione di un centro comunale di raccolta.
Canigiula accusa: “Mentre la sporcizia ci sta sotterrando, il dissesto stradale è spaventoso, l’illuminazione è carente in molti punti nevralgici, c’è chi si auto osanna perché pulisce le spiagge, aggiusta gli scalini o dipinge le parti ferrose del cimitero; sono tutti servizi che devono essere dati al cittadino perché il cittadino paga le tasse per avere certi servizi e non perché ci siano i volontari a occuparsi di queste cose!“.
Infine sull’operato della terza commissione consiliare Ambiente e Sanità, di cui è vicepresidente: “Non si è mai riunita a due mesi dalla sua composizione! La risposta del Presidente, che si autocelebra tale in qualunque occasione senza coinvolgere il resto della Commissione, a precisa domanda sulle mancate convocazioni risponde che “l’ufficio non produce lavoro”; siamo alla frutta e ancora non sono passati nemmeno quattro mesi“.
Conclude: “Tra un mese esatto mi recherò ancora una volta presso i luoghi sopraelencati e, se nulla sarà cambiato, tirerò conclusioni diverse“.
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