AUGUSTA – Appare ormai certo che nel quadro della riforma di riordino delle autorità portuali del Governo nazionale, le sedi designate in Sicilia saranno due. Mentre per la parte occidentale non ci sarebbero dubbi sulla scelta di Palermo, lungo la costa orientale sono diverse le ombre paventate dallo stesso Consiglio comunale monotematico dello scorso 12 ottobre.
È di ieri la richiesta da parte della parlamentare del Pd Sofia Amoddio di una visita istituzionale ad Augusta della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e identificazione, sembrando favorevole alla previsione di un hotspot per l’immigrazione nel porto megarese. Oggi interviene nel dibattito sul futuro della portualità e sullo stesso hotspot il segretario cittadino e consigliere comunale del Pd Giancarlo Triberio.
Triberio considera il porto di Augusta non solo la scelta naturale per la sede della prossima Autorità di sistema portuale, bensì l’ideale centro propulsore dello sviluppo economico e occupazionale del territorio.
Ma il consigliere pone dubbi sull’azione della maggioranza: “Constatiamo dunque con grande rammarico, anche per una vicenda di tale rilevanza, la condotta accomodante, e a tratti disorganizzata, dell’Amministrazione comunale pentastellata“.
Ricorda: “Il problema della Port authority è stato sollevato per merito dei consiglieri di minoranza, che hanno richiesto una seduta monotematica sull’argomento, conclusasi con l’approvazione unanime di una mozione d’indirizzo, a conferma della volontà di scegliere Augusta come sede dell’Autorità di sistema portuale, del conseguente rifiuto di destinare il medesimo porto a “hotspot” per l’accoglienza dei migranti nel Mediterraneo e di essere presenti nella governance“.
Triberio torna sull’incontro romano del Sindaco del 13 ottobre scorso: “Ne è seguito un incontro del Sindaco di Augusta con il ministro alle Infrastrutture Delrio, le cui risultanze e i cui contenuti risultano tuttora coperti dal segreto e oggetto di stretto riserbo, secondo quanto dichiarato dalla stessa Sindaca nell’ultimo Consiglio comunale“.
Passa in rassegna le iniziative fin qui intraprese in Città: “L’incontro in piazza Duomo di tutti i sindaci del comprensorio siracusano, di fatto ridottasi a sole otto presenze, e di alcuni deputati; i tentativi, sempre andati a vuoto, di alcuni componenti della compagine pentastellata di organizzare riunioni di confronto tra le parti in campo; la convocazione, questa volta a cura della Presidenza del Consiglio, di un tavolo tecnico riservato all’Amministrazione locale, ai capigruppo, ai presidenti delle commissioni comunali e agli operatori portuali, poi naufragato per la sovrapposizione con impegni precedentemente presi da alcuni soggetti coinvolti“.
E, sul mancato incontro con gli operatori portuali, asserisce: “Se quest’ultimo buco nell’acqua, come afferma il Sindaco, è da ascrivere ad un “difetto di comunicazione”, viene molto da pensare sulle reali capacità della nostra Amministrazione comunale di agire concretamente a sostegno delle prerogative del porto di Augusta“.
Poi sull’istituzione di un hotspot per l’immigrazione, pur ribadendo la solidarietà già dimostrata dalla cittadinanza: “Ove ciò corrispondesse al vero, come si può ricavare dalle indiscrezioni su una gara di appalto avviata per la costruzione di strutture dedicate all’accoglienza, verrebbe infatti a cadere ogni progetto di valorizzazione dell’area portuale di Augusta, le cui attività sarebbero ostacolate in modo insuperabile dalle complesse necessità dei migranti in arrivo, rendendo di fatto impossibile la cogestione delle due pratiche in modo simultaneo“.
Il consigliere del Pd, riferendo che il suo partito è pronto a fare fronte comune a tutti i livelli, formula una proposta: “L’Amministrazione comunale in carica con in testa la Sindaca, che rappresenta tutti i cittadini, si adoperi finalmente in modo concreto e fattivo per l’avvio di un tavolo organizzativo con funzioni esecutive, allargato a tutte le forze politiche, agli operatori portuali, alle sigle sindacali, ai rappresentanti dei settori economici e del mondo dell’associazionismo, nonché coinvolgendo l’intera cittadinanza, al fine di mettere in campo un fronte comune a difesa del nostro porto e del nostro futuro e di focalizzare altresì la battaglia sulla legittimità del territorio di avere espressione e partecipazione nella futura governance delle nuove unità di sistema portuale“.
Aggiunge: “Altresì è immediatamente necessario attivate tutti i canali per discutere e approvare il Piano regolatore portuale già presentato dall’Autorità portuale, definire il rilancio della cantieristica, realizzare l’informatizzazione del sistema portuale, programmare il rifacimento della diga foranea, ridefinire i compiti della polizia di frontiera e rimodulare le concessioni nell’area portuale, al fine di rendere competitivo sempre più il nostro porto“.
Triberio conclude: “Tutti i cittadini sono chiamati a partecipare, affinché, a dispetto dei maldestri ed inefficaci tentativi sinora attuati dall’Amministrazione comunale pentastellata, possa realizzarsi un’accorta opera di valorizzazione del nostro porto, un bene pubblico fondamentale per il territorio augustano e il futuro dei nostri cari“.