Il progetto cinematografico su Augusta ha un titolo, girato il video promo
AUGUSTA – “Ho sempre sostenuto che Roma, città in cui ormai vivo da dodici anni, sia la città più bella del mondo… ma solo dopo lei: la mia isola felice“. Lo scriveva lo scorso ottobre la sceneggiatrice augustana Claudia La Ferla, al suo esordio da blogger de La Gazzetta Augustana.it, svelando il progetto di un ambizioso cortometraggio sulla terra natia.
Rivelava i nomi del regista, il modicano Giulio Poidomani, e della produttrice, la barese Isabella Roberto, entrambi cresciuti professionalmente negli Stati Uniti. Rivelava inoltre di aver scelto le scenografie naturali di Augusta per le intrinseche valenze e cinematografica e letteraria, tanto che nei giorni scorsi le ha definite ideali per rendere un’atmosfera verghiana. Giorni in cui, con il contributo di Simone Lucarelli, operatore di macchina romano, sono state effettuate le riprese per il promo.
Si tratta del video di presentazione, che sarà pronto entro la fine del mese in corso, nel quale la stessa Claudia La Ferla, su ferma richiesta del regista, apparirà nell’inquadratura per introdurre la sceneggiatura della prossima pellicola e lanciare la campagna internazionale di crowdfunding, rendendo noto il budget necessario e raggiungibile per la produzione di un cortometraggio che intende lasciare il segno nel circuito dei più importanti festival.
Si parte dal titolo: “Zero,2“. Un numero che agli orafi ricorderà l’unità di misura della massa dei materiali preziosi, pari proprio a 0,2 grammi, che è il carato. E non saranno fuori strada, perché l’allusione voluta è sì al carato, che qualifica i metalli preziosi, ma che è anche il sostantivo che indica i semi del carrubo, fonte di qualcosa di ancor più prezioso, ovvero la vita. La sceneggiatura è fondata sulle dicotomie tra ricchezza materiale e salute, tra industrie petrolchimiche e paesaggi naturali, tra inquinamento e bellezza, tra morte e vita.
Per il video promozionale sono già stati filmati i luoghi che la sceneggiatrice ritiene esprimano la bellezza, evidente o in potenza, del territorio e che poi saranno protagonisti anche del cortometraggio: il Castello Svevo, i Forti Garsia e Vittoria, l’Hangar per dirigibili, come la vista dell’Etna dal litorale di levante, i colori delle campagne augustane, i carrubi, arbusti carichi di quel simbolismo, e lo Sbarcatore, teatro fondamentale dell’intreccio narrativo.
Contestualmente le riprese dei giorni scorso hanno riguardato anche la “città delle macchine” del polo petrolchimico e coinvolto attraverso una breve intervista, adattata alla natura del video, don Palmiro Prisutto, l’arciprete ambientalista in più occasioni oggetto delle attenzioni dei media nazionali, nella quale ribadirà che la battaglia contro l’inquinamento non può arrestarsi finché qualcuno sarà costretto a scegliere tra morire di fame e morire di cancro.
Sono questi i primi passi mossi da “Zero,2” verso l’agognata fase di pre-produzione.