Si riapriranno le aree di sosta al Faro Santa Croce e a Brucoli
AUGUSTA – In una conferenza stampa iniziata alle ore 13,30 di questo torrido giovedì 14 luglio, presso il salone di rappresentanza del Municipio, l’Amministrazione pentastellata ha svelato i piani per ovviare almeno per la restante parte della stagione estiva ai problemi di fruibilità dell’area balneare del Faro Santa Croce e del borgo marinaro di Brucoli.
Dal sindaco Cettina Di Pietro e dall’assessore ai Lavori pubblici Roberta Suppo si è appreso che sono state ottenute soltanto ieri, 13 luglio, le autorizzazioni richieste alla Soprintendenza. Alcuni mesi fa, infatti, l’Amministrazione aveva formalmente richiesto il parere in merito alla previsione di aree di sosta per assicurare la fruibilità delle due località, richiedendo simultaneamente certificazione della destinazione urbanistica di entrambe le aree e dei vincoli a cui è sottoposta l’area del Faro S. Croce. Per ottenere conferma che i terreni privati insistenti nell’area balneare del Faro, già adibiti in passato ad area di sosta, ricadono in zona agricola entro 150 metri dal mare e sottoposta dal 2012 a vincolo paesaggistico, cioè area di tutela 3, motivi per i quali l’Amministrazione aveva espresso formali perplessità sulla possibilità di adibire tout court la zona a parcheggio.
Quindi, i tempi per adibire il terreno di proprietà dell’Enel a Brucoli, considerato area a servizio, ad area di sosta saranno brevissimi, con l’apertura prevista il 15 luglio, giorno da cui l’Enel ha concesso il comodato d’uso gratuito, fino al 15 settembre, a condizione di non cedere a terzi l’area. Si richiedono tempi ulteriori, invece, per i terreni del Faro Santa Croce, perché, non essendo a differenza della zona deputata a Brucoli aree a servizio bensì aree agricole, per renderle completamente conformi si dovrebbero eseguire alcuni lavori. Per tale ragione la Soprintendenza ne ha attestato la conformità per essere adibiti ad area di sosta temporanea vincolata ad alcune prescrizioni, tra cui l’accordo sul canone di locazione con i proprietari dei lotti e le procedure per avviare la gara d’appalto per la realizzazione dei bagni chimici. È altresì previsto l’iter per la messa in opera della segnaletica nonché il servizio di presidio della Polizia municipale.
Inoltre, a seguito di quanto riscontrato sull’area del Faro Santa Croce, ovvero che le due piazzette sarebbero “abusive“, l’Amministrazione presenterà le relative denunce alla Corte dei conti e alla Procura della Repubblica per accertare eventuali responsabilità contabili e penali di chi avrebbe permesso la realizzazione di opere per la quali, a detta del primo cittadino, non sarebbero mai pervenute le autorizzazioni da parte della Soprintendenza. Il Sindaco ha fatto riferimento al “progetto di massima di riqualificazione” presentato nell’ottobre 2007 dal progettista ingegnere Franco Strazzeri. A quel tempo si sarebbe poi provveduto alla realizzazione di un progetto, secondo la tesi esposta, diverso da quello di massima presentato appunto nel 2007, per il quale non si sarebbe attesa l’approvazione definitiva da parte della Regione, per poi procedere a mandare le carte in sanatoria presso la Soprintendenza. Il sindaco Di Pietro, in riferimento ai piazzali realizzati allora, ha concluso: “Oggi, oltre al danno, la beffa di non poter utilizzare quelle aree per il Comune, che dovrà spendere ulteriori soldi per la concessione in sanatoria“.