Salute & Benessere

Cos’è la sordocecità: dalle cause alle terapie

La sordocecità è indubbiamente una delle disabilità che meritano più attenzione. Stando ai dati rilevati da uno studio dell’Istat, infatti, questa condizione è sempre più presente nel nostro Paese: sono circa 189.000 le persone affette da sordocecità, ovvero lo 0,3% della popolazione. La situazione richiede dunque un’attenta analisi, soprattutto da parte delle istituzioni e degli enti che si occupano di persone disabili: anche perché la maggior parte di questi individui non riesce ad avere contatti con il prossimo e si trova completamente isolata dal mondo.

  • Sordocecità: quali sono le cause e come si manifesta?

La sordocecità è una disabilità sensoriale che spesso trova le sue cause d’origine durante i primi mesi della gravidanza. È proprio in questo lasso di tempo, infatti, che il feto può essere attaccato da alcune malattie virali molto pericolose, come ad esempio la rosolia, riportando danni notevoli a organi come gli occhi e i timpani. Nonostante negli ultimi anni questa evenienza sia stata parzialmente risolta, al contrario la sordocecità è ancora una disabilità molto diffusa: esistono infatti alcune patologie genetiche rare come la sindrome di Charge o la sindrome di Usher, che causano i medesimi risultati e aggiungono anche pericolose disabilità a livello psicologico e neuronale. I sintomi della sordocecità variano in base alle cause: ad esempio, se il bambino ha la sindrome di Usher, la sordocecità si manifesta verso i 10 anni d’età, attraverso la cecità crepuscolare, la foto-sensibilità e la retinite pigmentosa. Purtroppo, spesso questi sintomi si presentano quando oramai è impossibile intervenire.

  • Sordocecità: terapie e riabilitazione

Proprio per questo motivo, è fondamentale agire sin dai primi anni d’età per cercare di limitare la degenerazione sensoriale del bimbo. Dunque è assolutamente necessario che siano medici e professionisti specializzati ad occuparsi delle terapie e della riabilitazione dei giovani soggetti affetti da sordocecità. Ma come vengono riabilitate ed educate queste persone? In Italia ci sono centri per disabili come la Lega del Filo d’Oro che si occupano specificamente della riabilitazione di persone sordocieche: essi offrono innanzitutto ospitalità e sono dotati di ambulatori all’avanguardia, attrezzati specificatamente per questa tipologia di disabilità. Le terapie di riabilitazione, invece, vengono effettuate soprattutto a livello neurologico, cognitivo e motorio. Inoltre, da sottolineare l’importanza che viene data all’aspetto comunicativo e all’integrazione nel tessuto sociale.

  • Non solo bambini: il supporto alle famiglie

Queste associazioni no profit hanno lo scopo di migliorare le condizioni dei bambini, cercando anche di dare una fondamentale mano d’aiuto alle famiglie. Si tratta di una missione importantissima, considerando il costo di queste specifiche terapie, che spesso non possono essere affrontate dai genitori per evidenti limiti economici. Ed ecco che le donazioni diventano, dunque, anche un importantissimo supporto alle famiglie.

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