Si chiude l’anno alla Camera del lavoro di Augusta, attesa per i referendum abrogativi della riforma
AUGUSTA – “Negli ultimi anni, la politica ha preso le distanze dai lavoratori, riducendo i diritti ottenuti con anni di lotte e dibattiti. Vogliamo riaprire un dialogo sociale e fare politica nel senso più alto del termine”. Questo è uno degli obiettivi che Roberto Alosi, segretario provinciale Cgil, si prefigge per l’anno 2017, esposto durante la conferenza stampa di fine anno tenuta ieri, venerdì 30 dicembre, nei locali della Camera del lavoro in via Cristoforo Colombo.
Al tavolo dei relatori, oltre allo stesso Alosi, presenti il segretario cittadino Spi Carmelo Lo Turco, il segretario provinciale Spi Valeria Tranchina e Caterina Italia, dirigente provinciale Cgil. Un incontro in cui sono state tirate le somme dell’anno appena trascorso e avanzate le proposte per il 2017.
Comune denominatore dei vari interventi, la volontà di avvicinare le camere del lavoro alla nuova povertà fatta di precari, inoccupati, occupati sotto il ricatto occupazionale e anziani con pensioni insufficienti a coprire i bisogni primari. Una promessa di novità per il campo d’azione dei sindacati.
“Non siamo assolutamente soddisfatti per i servizi sociali”, ha dichiarato Carmelo Lo Turco. Sono state evidenziate altre problematiche vissute dai pensionati, come l’assistenza sanitaria o la mancanza di mezzi pubblici a loro dedicati. Il segretario cittadino non ha risparmiato battute al vetriolo per la Giunta pentastellata, che non avrebbe ancora intavolato un confronto nonostante le ripetute richieste.
“Capitolo a parte meriterebbe la consueta questione dei lavoratori precari del Comune di Augusta, condannati per anni a essere all’oscuro del loro futuro”, ha concluso Lo Turco, proprio a ridosso dell’approvazione del disegno di legge da parte dell’Ars per la stabilizzazione dei precari siciliani.
“A differenza di come sbandierato da Renzi, la situazione occupazionale in Italia e nel nostro territorio è disastrosa”, ha detto Caterina Italia che, inoltre, ha posto l’attenzione sul lavoro senza garanzie puntando il dito contro i voucher, che a suo dire non avrebbero abbattuto il fenomeno del lavoro nero ma che lo avrebbero anzi semi-liberalizzato. Il dirigente provinciale della Cgil ha ricordato i tre referendum abrogativi del Jobs Act, promossi dal sindacato, che, se otterranno il via libera dalla Consulta il prossimo 11 gennaio, potrebbero votarsi in primavera.
“Il fenomeno della povertà sta assumendo contorni di emergenza sociale”, ha ribadito Valeria Tranchina, secondo cui Augusta è “abbandonata dalla classe politica”. Da dove ripartire? “Dalla conoscenza dei bisogni delle persone così da divenire presidio democratico del territorio”, ha aggiunto.
Per raccogliere le problematiche dei cittadini, Cgil e Spi hanno aperto le porte delle camere del lavoro istituendo gli sportelli di ascolto. Così il sindacato si pone come interlocutore dei cittadini e mediatore con gli enti preposti.
Il segretario provinciale Spi ha concluso: “Cerchiamo il confronto, la costruzione di un dialogo per avviare un percorso di programmazione per le politiche sociali, avendo attenzione per le fasce più vulnerabili della comunità”.
Marcello Marino