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“Fare con meno”, compostaggio di comunità al carcere di Augusta

AUGUSTA – Presentato lo scorso 9 gennaio presso il Palazzo di Città, il progetto “Fare con meno”, per la prevenzione e minimizzazione dei rifiuti nel territorio di Augusta, fa tappa alla Casa di reclusione.

Con una conferenza stampa, tenuta venerdì mattina e coordinata da Michela Italia, si è esposta l’iniziativa specifica del compostaggio, ovvero la trasformazione di rifiuti organici in terricciato, presso l’istituto di pena. “Un progetto sperimentale, il secondo in Italia – ha introdotto il tema l’assessore all’Ambiente Danilo Pulvirenti, che prevede la gestione comunitaria del rifiuto organico prodotto dalle cucine della Casa di reclusione. Tutto avverrà attraverso la progettazione di un percorso facilitato, attività di formazione per operatori e detenuti e co-creazione della compostiera di comunità“.

Verranno coinvolti, in prima battuta, 20 dipendenti della Casa di reclusione e 210 detenuti su 456, come riferito da Omar Pennisi, in rappresentanza dell’associazione “Rifiuti zero Sicilia”, che provvederà alla formazione. Una prima fase di osservazione scientifica servirà per studiare e quindi stilare un vero e proprio opuscolo a carattere scientifico che possa servire per azioni similari in altre realtà.

Manuela Trovato, che curerà in prima persona alcune tappe del progetto, ha spiegato: “Si vuole contribuire, oltre alla riduzione della produzione dei rifiuti e degli impatti ambientali, a valorizzare il riutilizzo in loco del compost e ad aumentare le possibilità di un cambio comportamentale dei detenuti ed operatori, stimolando buone pratiche e dando delle conoscenze professionali da spendere per un prossimo reinserimento in società“.

Nella compostiera, realizzata rigorosamente in legno dai detenuti, come illustrato dall’architetto Marco Terranova, uno dei professionisti che collaborano al progetto, andranno sia scarti di lavorazione provenienti dalla cucina che rimasugli dei pasti. Non subiranno la stessa sorte quegli alimenti integri e commestibili, che saranno inseriti in un circuito per riutilizzare gli sprechi alimentari. È stato inoltre auspicato che ad Augusta si possa realizzare un laboratorio in cui creare e costruire le compostiere per la comunità locale.

Il direttore della Casa di reclusione, Antonio Gelardi, ha provveduto ad esporre gli ulteriori vantaggi: “Limitare i consumi di acqua, di energia ed effettuare in generale interventi di efficientamento energetico è il tema del Piano d’azione regionale che vede impegnata la direzione e che consisterà nell’indirizzare i destinatari (sia lavoratori che detenuti) verso comportamenti virtuosi. Si tratta di dare un contenuto innovativo al concetto di “risocializzazione” per restituire alla società un cittadino  più consapevole ed “educato” secondo un’accezione del termine non stereotipata ed innovativa”.

A Marcello Mirabella è stato affidato l’incarico di referente di tale azione del progetto “Fare con meno” all’interno della Casa di Reclusione di Augusta. Mentre Francesco Ruta, responsabile progetto per la Datanet, società aggiudicatrice del piano comunicazione, ha illustrato le nuove mascotte della famiglia “Fare con meno”.

Il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, ha così concluso: “Il Comune di Augusta ha da anni avviato una proficua collaborazione con la Casa di reclusione attraverso una convenzione che a breve verrà ampliata, per l’impiego di detenuti in lavori di manutenzione ad ausilio alla squadra lavori. Siamo certi che il progetto “Fare con meno”, all’interno della Casa di reclusione, produrrà certamente effetti positivi e verrà realizzato con successo“.


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