Augusta, Fratelli d’Italia ricorda la violenza sulle donne. Proposti incentivi assunzioni per imprese e risorse per forze dell’ordine
AUGUSTA – La Giornata internazionale, istituita dall’Onu, per cancellare la violenza sulle donne, è stata celebrata in città dall’associazione “Nesea”, in collaborazione con il Comune, e dai due istituti superiori cittadini, ma anche da una sola delle forze politiche presenti nel territorio, Fratelli d’Italia (Fdi), il partito guidato a livello nazionale da Giorgia Meloni.
Lo ha fatto portando ad Augusta, il 22 novembre, due donne parlamentari, la palermitana Carolina Varchi, deputato alla Camera e componente della commissione Giustizia, e la messinese Elvira Amata, deputato regionale e componente della commissione Salute. Che, nel corso del partecipato convegno, hanno accennato anche alla “ricetta” di Fratelli d’Italia per contrastare questa piaga sociale.
La deputata regionale Amata ha evidenziato la dura realtà italiana: “Metà delle donne uccise – ha precisato Amata – aveva denunciato la violenza subita, ma gli organi di polizia non hanno gli strumenti per prevenire. Quindi, Fratelli d’Italia chiede investimenti per le forze dell’ordine, cui non servono più auto, ma capacità di individuare con chiarezza cosa fare quando si accoglie una denuncia: denuncia che impiega mesi prima d’arrivare alla Procura della Repubblica e, spesso, in molti casi, i giorni sono preziosi”.
Quindi la deputata nazionale Varchi ha sintetizzato così le soluzioni proposte da Fratelli d’Italia, anche in sede parlamentare: “Un primo problema è di carattere culturale: il primo intervento che lo Stato deve porre in essere è di tipo educativo, cominciando dalle scuole di grado inferiore, per spiegare ai bambini, che diventeranno gli uomini di domani, qual è la cultura del rispetto. Poi c’è un problema di natura sociale ed economica: talvolta una donna sopporta perché crede di non avere via d’uscita“. Per cui la principale proposta che Fratelli d’Italia sta avanzando in Parlamento consiste nella introduzione da parte dello Stato di incentivi per le aziende che desiderano assumere donne vittima di violenza. “Il lavoro è la libertà di non sopportare, è libertà di denunciare“, ha aggiunto Varchi. “Un terzo problema, è relativo all’aspetto della repressione – ha detto, agganciandosi al tema evidenziato dalla parlamentare regionale Amata – La repressione parte dalla possibilità per le forze dell’ordine di individuare i casi più a rischio, e qui si apre il tema degli di investimenti sulle forze dell’ordine, che riguardano soprattutto la formazione“.
Il convegno dal titolo “Violenza contro la donna. Dimensione “incivile” di un’epoca “civile”!“ è stato promosso dalla neo dirigente regionale di Fdi, Mariada Pansera, insieme ai coordinatori del partito ad Augusta, Enzo Inzolia, generale dei carabinieri in pensione, e il giovane universitario Marco Failla, i quali, ovviamente, hanno presentato la serata, svoltasi nel salone di Palazzo Zuppello.
Inzolia ha ricordato che la Destra italiana “già prima della Seconda guerra mondiale aveva posto le basi per la tutela della donna, i pilastri per l’attuale normativa a favore della donna”. Failla, dopo aver sottolineato che Fdi è l’unico grande partito italiano guidato da una donna, ha posto l’accento sulla necessità della prevenzione e della repressione di un fenomeno preoccupante qual è quello del femminicidio e, in genere, di ogni tipo di violenza, non solo fisica, sulle donne, perché, ha detto Failla, “ormai il tempo della cognizione del fenomeno è finito”.
C’è stato spazio tra i saluti anche per un intervento del commissario provinciale di Fdi, Giuseppe Napoli, che ha rimarcato l’impegno del partito, di cui ha detto che è “in costante ascesa“, anche grazie “alla politica dei contenuti: se oggi il partito in provincia affronta il tema della violenza sulle donne, ieri ha affrontato il tema della tutela dell’ambiente con una corposa interrogazione alla Regione”.
Poco prima Mariada Pansera, che ha coordinato il convegno, ha evidenziato che non c’è un solo tipo di violenza sulla donna che, a tutt’oggi, è vittima di una cultura patriarcale da cui ancora la società italiana non è riuscita a scrollarsi. La dirigente regionale ha quindi dato il via agli interventi delle relatrici, tra cui le due parlamentari.
La prima relatrice, la consigliera di parità Fina Maltese, ha messo in evidenza che “ogni due giorni muore una donna per femminicidio”, a causa di una patologia maschile che dev’essere debellata solo attraverso una rete antiviolenza costituita da tutte le agenzie educative, in primo luogo la scuola in cui si deve insegnare a vincere “l’analfabetismo sentimentale” che porta la donna a essere considerata oggetto di proprietà dell’uomo.
Laura Iraci Sareri, dirigente regionale di Fdi e fondatrice di “Donne in azione”, ha ricordato che soltanto da poco più di vent’anni, dal 1996, la violenza sessuale da reato contro il buon costume è stata, finalmente, rubricata nel nostro ordinamento giuridico, come reato contro la persona. Occorre, perciò, ancora molta strada da fare per sradicare questo “cancro culturale”, come lo ha definito Iraci, che ha elencato quattro tipi i violenza contro la donna: quella sessuale, quella fisica, quella psicologica, quella economica.
Presenti in platea anche l’ammiraglio di divisione Nicola De Felice e il tenore augustano Marcello Guagliardo-Giordani, che ha aderito a Fdi in occasione delle ultime elezioni politiche.