Augusta, fiaccolata al Monte per le vittime della strada. La vedova Reicherl: “Morte di Roberto salvi la vita di altri”
AUGUSTA – “Voglio ringraziare tutti quelli che siete vicino a tutta la mia famiglia”, ha detto ieri sera Mimma Petracca, vedova di Roberto Reicherl, esattamente a un mese dalla morte del sessantottenne, travolto da un’auto mentre si recava a piedi dalla chiesa su via Barone Zuppello verso casa.
Parole di gratitudine espresse in occasione della partecipata fiaccolata al Monte, la marcia organizzata dal comitato “Roberto siamo noi”, costituito lo scorso 23 aprile proprio nella chiesa di San Giuseppe Innografo, per ricordare tutte le vittime della strada, in un quartiere segnato da diverse tragedie sull’asse viale Epicarmo Corbino-via Barone Zuppello-via Paolo Borsellino.
Nonostante l’estrema commozione e la voce rotta dalle lacrime, la vedova Reicherl ha voluto ricordare il marito, “un marito meraviglioso, un papà splendido, amico di tutti”, riconoscendo che “il vuoto che ha lasciato Roberto è immenso“.
E ha ricordato anche il fine della fiaccolata, non solo una commemorazione, bensì l’ennesimo tentativo dei cittadini di far diventare prioritario nell’agenda degli enti competenti il tema della sicurezza stradale. “Noi non ci fermeremo perché la morte di Roberto deve avere un senso, deve servire per salvare la vita di altri”, ha affermato.
La fiaccolata, partita alle 20 dalla chiesetta all’aperto, in via della Batteria, e conclusasi nel piazzale della chiesa di San Giuseppe Innografo, è stata preceduta dalla messa celebrata da don Giuseppe Mazzotta, durante la quale sono state rivolte delle preghiere per le vittime della strada.
Il corteo, composto e silenzioso, ha visto la partecipazione di un centinaio di cittadini, con una commovente sosta davanti alla casa del compianto Reicherl, dove è stata recitata una preghiera collettiva e dove Enzo Speciale ha tenuto una breve allocuzione in ricordo dell’amico. “Siamo qui perché abbiamo ascoltato il grido dei tuoi familiari e di tutti i familiari delle persone che abbiamo ricordato – ha detto – La tua fine e quella di tante altre, così cruenta, deve servire a qualcosa. Non sarà un fuoco di paglia, perché tragedie come queste non debbono mai più capitare. Ti promettiamo che saremo pungolo per le autorità competenti, per tutti coloro che hanno il dovere di salvaguardare la vita dei cittadini”.
Dal parroco don Giuseppe Mazzotta è infine stato lanciato un appello alla cittadinanza invitando ad aderire al comitato “per promuovere il bene, il benessere, del nostro stare ad Augusta“, sottolineando che “in quanto cittadini, abbiamo diritti e doveri verso la nostra città”.