Augusta, padel coi fondi migranti, le ragioni del sindaco Di Mare tra norme e sospetti “elettorali”
AUGUSTA – “Siamo serenissimi ma abbiamo accolto certe affermazioni, apprese via stampa, con indignazione“. Lo ribadisce più volte il sindaco Giuseppe Di Mare, in sede di conferenza stampa a palazzo di città stamani, dopo il durissimo botta e risposta istituzionale con l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone, sulla vicenda del progetto del campo da padel comunale con fondi per il fenomeno immigratorio.
Quando il progetto da 74.757 euro veniva approvato dalla giunta Di Mare con delibera dello scorso 23 giugno, per riqualificare con il campo gli spazi esterni delle cosiddette “Scuole verdi” di via Dessiè (plesso dell’istituto comprensivo “Principe di Napoli”), rimbalzata la notizia sulla stampa regionale, arrivava l’annuncio a mezzo comunicato dell’assessore regionale di un “accertamento e un eventuale atto ispettivo al Comune di Augusta per verificare il corretto utilizzo di fondi strutturali per l’inclusione dei migranti“.
Oltre a esprimere “profonda indignazione“, anche a nome della maggioranza che lo affianca al tavolo del salone di rappresentanza, tra assessori e alcuni consiglieri, il primo cittadino di Augusta intende fugare ogni sospetto sul “presunto improprio utilizzo da parte dell’amministrazione comunale – queste erano state le parole dell’esponente della giunta Musumeci – dei fondi strutturali per l’inclusione sociale“.
Di Mare sostanzialmente conferma la scelta del progetto del campo da padel (la mattina a disposizione degli alunni dell’istituto comprensivo “Principe di Napoli” e il resto della giornata aperto a tutti i cittadini e ai migranti sul territorio), da realizzare con 50mila euro a valere sul contributo regionale oggetto della disputa, oltre a ulteriori 25mila a valere sul bilancio comunale, e respinge la tesi dell’assessore regionale che si tratti di “fondi strutturali” e che siano di competenza del dipartimento regionale delle Politiche sociali. Cita, a fondamento dell’utilizzo di tali “fondi straordinari di parte corrente“, l’articolo 15 comma 1 della legge regionale numero 8 dell’8 maggio 2018, che riguarda il fondo delle Autonomie locali e che così recita: “A valere sui trasferimenti regionali di parte corrente per l’anno 2018 di cui al comma 1 dell’articolo 6 della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 e successive modifiche ed integrazioni, l’Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica, in considerazione delle particolari difficoltà riferite al fenomeno immigratorio in cui versano i comuni di Lampedusa e Linosa, di Pozzallo, di Augusta e di Porto Empedocle, riconosce un contributo straordinario di 2.000 migliaia di euro (2 milioni di euro, ndr) da erogare in misura pari al sessanta per cento a titolo di anticipazione ed il restante quaranta per cento a seguito dell’avvenuta rendicontazione”.
“La norma non dà nessun vincolo di destinazione – sostiene il sindaco Di Mare, riferendosi a circa 1,5 milioni di euro complessivamente assegnati ad Augusta – Parliamo di un contributo straordinario di parte corrente, non di fondi strutturali. Siamo stati noi a decidere di spenderlo in relazione anche all’inclusione in generale e al fenomeno immigratorio“. Al riguardo, il sindaco dichiara di aderire ai principi di “trasparenza“, “legalità“, e in particolare a “tre direttive: sicurezza urbana e sistemi di controllo del territorio; riqualificazione di siti di aggregazione sociale anche attraverso il recupero di zone marginali particolarmente degradate; impiantistica sportiva e leggera a servizio dei quartieri“.
Secondo il primo cittadino, la comunicazione regionale dell’accertamento al Comune sarebbe pertanto riconducibile a una “strumentalizzazione in chiave elettorale“, per utilizzare le parole del precedente comunicato di replica. Sono fatti noti l’appartenenza politica dell’assessore Scavone ai Popolari e autonomisti (al cui interno c’è l’Mpa) e il lavoro febbrile in queste settimane dei partiti per la composizione delle liste alle imminenti elezioni regionali. Di Mare non li cita espressamente ma rileva che Scavone “il giorno della mia elezione fu l’unico a venirmi a trovare” e che in questa occasione “bastava una chiamata agli uffici per chiarire la situazione“. Invece, e qui l’ulteriore motivo della “profonda indignazione” asserita, proprio in questa fase di prossimità elettorale starebbe scontando il fatto che “è un’amministrazione che ha interlocuzioni con tutte le forze politiche provinciali“, “composta da una coalizione di liste civiche“.
Ricorda a titolo di esempio il recente commissariamento, da parte dell’assessorato regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, dell’Ipab Orfanotrofio “Parisi Zuppelli Santangelo”, dopo che il consiglio di amministrazione, scaduto due anni fa, era stato reintegrato per quattro quinti con la perdurante eccezione proprio del componente di nomina regionale. “Mi sembra un paradosso, avevamo intravisto già un’azione che non riuscivamo a capire – commenta a posteriori Di Mare – e probabilmente questo (oggetto della conferenza stampa di stamani, ndr) è il continuo di quell’azione“.
“La realtà è che l’assessore Scavone non c’entra nulla in questa vicenda, perché lo conosco e ne sono sicuro – chiosa il sindaco – Qualcuno gli suggerisce percorsi sbagliati, quelli sì per scopi e fini personali“.
Non sembra un riferimento alle immediate reazioni della politica locale, tra cui la mozione di indirizzo presentata dal consigliere comunale d’opposizione Giancarlo Triberio, per impegnare l’amministrazione a “ritirare in autotutela la delibera di giunta n. 166 del 23/06/2022 e di utilizzare i fondi straordinari regionali dell’art. 7 comma 3 della legge regionale 22 febbraio 2021 n. 1 destinate al Comune di Augusta, che hanno la finalità di promuovere azioni positive ed inclusive, per la realizzazione di un campo di baskin presso gli spazi esterni del plesso scuole verdi dell’istituto comprensivo “Principe di Napoli”“.
Mentre si registrano sulla vicenda due interventi di esponenti politici siracusani, resi alla stampa nelle ultime ventiquattr’ore. Quello del deputato regionale Giovanni Cafeo, di Prima l’Italia – Lega, il quale ha perorato le obiezioni del sindaco Di Mare asserendo che “l’assessore Scavone avrebbe dovuto valutare meglio la vicenda visto che i fatti sono assai diversi di come li ha raccontati“, tanto da parlare di “scivolone politico” e di “abbaglio” dello stesso Scavone. E quello in direzione contraria di Mario Bonomo, coordinatore provinciale dell’Mpa, il quale ha invece reso noto a nome degli autonomisti che “non possiamo che concordare con l’assessore Scavone che ha chiesto di poter verificare nella circostanza della realizzazione del campo di padel la regolare utilizzazione dei fondi pubblici“, aggiungendo che “non si comprende quindi il nervosismo del sindaco di Augusta, che dovrebbe essere anzi contento che il suo operato venga vagliato in maniera trasparente, come sempre deve avvenire quando sono in ballo risorse economiche che appartengono a tutti i cittadini“.