Augusta, riconvertita centrale termoelettrica Enel in centro di ricerca sulle bonifiche sostenibili
AUGUSTA – È stato inaugurato il nuovo Centro di ricerca nelle aree inutilizzate e riqualificate dell’ex centrale termoelettrica Enel, il cui sito copre una superficie complessiva di 150mila metri quadrati insistenti sulla foce del Cantera nel porto Megarese (vedi foto di repertorio in copertina), grazie a un’intesa siglata nel settembre del 2020 tra il Gruppo Enel, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia (Psts). Un nuovo corso supportato anche dalla realizzazione di un parco fotovoltaico da 1,5 megawatt.
Il Centro di ricerca è a disposizione dei ricercatori dell’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia “Nicola Giordano” (Itae) del Cnr, che ha sede principale nel comune di Messina, nonché del Psts. Sarà dedicato in particolare alle bonifiche sostenibili e ad azioni di mitigazione degli impatti ambientali di impianti e infrastrutture per la generazione di energia a esse collegati. Le tecnologie elaborate saranno anche oggetto di applicazione in luoghi di interesse Enel, che rimane proprietaria del sito.
Come viene reso noto oggi attraverso un comunicato, tra le attività del nuovo Centro di ricerca si prevedono nello specifico “sperimentazioni su azioni di mitigazione degli impatti ambientali (atte a valorizzare e preservare la biodiversità e i servizi ecosistemici) e in studi di integrazione di soluzioni e tecnologie da utilizzare in combinazione con attività di produzione di energia (come, ad esempio, avviene in applicazioni agrivoltaiche)“. L’obiettivo dichiarato è quello di “dar vita a un centro di eccellenza grazie a dotazioni di strutture e tecnologie e alla possibilità di effettuare studi replicando in laboratorio condizioni sito specifiche; in questo modo le parti potranno fornire nuove soluzioni per supportare la transizione in corso nel settore energetico a livello internazionale, un ambito di ricerca interdisciplinare dall’alto potenziale scientifico, sociale ed economico“.
Il nuovo impianto fotovoltaico realizzato da Enel Green Power utilizza moduli fotovoltaici di ultima generazione prodotti nella fabbrica di Catania, “3Sun”. Grazie a una potenza di circa 1,5 megawatt, l’impianto permetterà di evitare ogni anno l’equivalente di 1.500 tonnellate di anidride carbonica (CO2) e l’utilizzo di 800mila metri cubi di gas, sostituendoli con energia rinnovabile prodotta localmente. Come si sottolinea nel comunicato, il progetto fotovoltaico ha visto il coinvolgimento attivo dei cittadini di Augusta e delle comunità locali, che hanno aderito all’iniziativa di crowdfunding “Scelta rinnovabile”, che permette a chi ha investito nella raccolta fondi di “ottenere un rendimento finanziario, oltre che il rimborso dell’investimento stesso“.
Il processo di riconversione è stato portato avanti salvaguardando gli edifici e il patrimonio storico-industriale rappresentato dal sito: progettato dall’architetto e urbanista Giuseppe Samonà, l’impianto vinse il premio “Archinsi 61” nel 1961 ed è ancora oggetto di studi e ricerche universitarie.
“La transizione energetica verso un modello energetico più sostenibile rappresenta un’opportunità per dare nuova vita ai nostri impianti non più in esercizio”, commenta Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Enel Green Power e Thermal Generation Italia di Enel. “Il sito di una centrale termoelettrica, che ha garantito energia e sviluppo al territorio per anni, ospita ora un centro di ricerca e un impianto di produzione da fonti rinnovabili – aggiunge – una nuova valorizzazione in ottica di economia circolare che rappresenta un esempio concreto di come vogliamo continuare a generare valore con il territorio con le nostre attività, grazie a un impegno proiettato verso il futuro dell’energia”.
“La collaborazione tra Enel e Cnr nell’ambito del nuovo laboratorio realizzato ad Augusta si innesta perfettamente nel percorso generale di transizione energetica ed ecologica che sta interessando il nostro Paese”, commenta Emilio Fortunato Campana, direttore del Dipartimento di ingegneria, Ict, e tecnologie per l’energia e i trasporti (Diitet) Cnr. “Il Progetto Augusta rappresenta un’ottima opportunità per il Cnr-Diitet per implementare insieme ad Enel – aggiunge – percorsi di ricerca virtuosi caratterizzati da elementi altamente innovativi nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità. Il Cnr-Diitet, attraverso le ampie competenze interdisciplinari di cui è caratterizzato, può sviluppare soluzioni e tecnologie avanzate nell’ambito di diversi settori energetici in simbiosi con le strategie sviluppate da Enel”.
“È per noi un piacere partecipare all’inaugurazione di questa lodevole iniziativa che vedrà il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia collaborare con il Cnr e Enel nelle attività del laboratorio di Augusta, al fine di sviluppare dei progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale sul territorio, per contribuire alla transizione verso fonti energetiche più sostenibili e che riducano la dipendenza dai combustibili fossili”, afferma il neo presidente del Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, Rosario Minasola.
“La centrale Tifeo di Augusta fu costruita alla fine degli anni ’50 – ricorda il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare – La sua realizzazione consentì di risolvere le esigenze energetiche delle diverse industrie che si insediarono in quest’area dopo la guerra. Con la nazionalizzazione degli anni ’60 venne assorbita dall’Enel e, per circa 50 anni, continuò a fornire la sua energia al sistema elettrico regionale. Con grande orgoglio per il territorio, oggi la centrale di Augusta, con la realizzazione del nuovo impianto fotovoltaico e dei laboratori di ricerca del Cnr e del Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, torna a essere protagonista nel processo di transizione energetica in corso nel Paese, così come è stata, negli anni ’50, nel processo di industrializzazione”.
“L’obiettivo del Cnr-Itae, nell’ambito del Progetto Augusta, è quello di contribuire a realizzare una sinergia tra Enel, Cnr, Psts nel settore dell’energia che abbia ricadute importanti sul territorio“, dichiara infine il direttore dell’Istituto di tecnologie avanzate per l’energia “Nicola Giordano” del Cnr, Antonino Salvatore Aricò. “L’approccio della ricerca nel laboratorio di Augusta ha come focus lo sviluppo di processi di bonifica del suolo attraverso tecnologie di fitoestrazione combinate con la valorizzazione energetica delle biomasse prodotte – specifica – L’attività di collaborazione si estende al settore agrivoltaico e alla produzione di biocarburanti e biogas, ad alto contenuto di idrogeno, tramite processi termochimici quali gassificazione e pirolisi. Questa collaborazione, oltre all’elevato valore scientifico, rappresenta una opportunità di sviluppo del territorio e di formazione di giovani ricercatori e di competenze professionali in campo ambientale ed energetico“.