Augusta, salvati due diportisti nella notte al largo di baia Arcile
AUGUSTA – Nella tarda serata di sabato, alla sala operativa della Capitaneria di porto di Augusta è giunta una chiamata di soccorso per segnalare due diportisti, partiti dalla località Castelluccio, ma non ancora rientrati all’imbrunire come di consueto.
La sala operativa ha tentato di contattare telefonicamente i due diportisti, i cui numeri di cellulare erano stati forniti dal segnalante, ma le telefonate, squillanti, andavano a vuoto, lasciando intendere che i due diportisti non avessero i telefonini con loro.
Sono intervenuti la motovedetta Cp 879 (nella foto di repertorio in copertina) e un’autopattuglia via terra in forza alla Guardia costiera di Augusta, ed è stato richiesto altresì l’intervento di un’altra unità navale militare alla Capitaneria di porto di Catania, la motovedetta Cp 329.
La motovedetta Cp 879 ha iniziato a battere il litorale a partire dallo specchio acqueo antistante alla zona del santuario dell’Adonai a Brucoli, mentre l’autopattuglia ha raggiunto il segnalante.
Le condizioni del mare erano proibitive, con vento teso che tirava da nord-est e scarsa visibilità.
La motovedetta Cp 329 ha invece iniziato a perlustrare il versante nord rispetto alla località Castelluccio.
L’equipaggio della motovedetta Cp 879 è riuscito a scorgere, nell’oscurità della notte, una sagoma, a circa un miglio dalla costa, al largo della località baia Arcile. Nel momento in cui gli occupanti dell’imbarcazione si sono accorti del sopraggiungere della motovedetta, hanno sparato in aria un razzo rosso di segnalazione al fine di confermare il proprio stato di pericolo, certamente consci del fatto che qualcun altro avesse dato l’allarme per il loro mancato rientro, non avendo modo di comunicare con nessuno.
L’equipaggio della motovedetta ha trovato i due diportisti in buone condizioni di salute, ma visibilmente spaventati. La loro imbarcazione è stata trainata dalla motovedetta Cp 879 verso la località baia del Silenzio, da dove è partita un’ultra piccola imbarcazione che ha poi provveduto a rimorchiare fino a terra l’imbarcazione con i due malcapitati.
“Il positivo epilogo della vicenda, conl’operazione “Mare sicuro” appena iniziata – sottolinea la Capitaneria di porto di Augusta – non esime dal dover raccomandare di prestare massima attenzione allo stato del mare e del tempo, oltre che di recare sempre seco dei telefoni cellulari e, se autorizzati, anche degli apparati portatili rice-trasmittenti, e di non avventurarsi in acqua nel momento in cui le condizioni meteo-marine dovessero volgere al peggio”.