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Augusta, celebrato il 4 novembre al monumento ai caduti

AUGUSTA – Si è celebrato stamani, in piazza Castello dinanzi al monumento ai Caduti, il 4 novembre, Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze armate.

Ad accompagnare la deposizione della corona d’alloro, nell’ambito del breve cerimoniale militare di quest’anno, sono stati il sindaco Giuseppe Di Mare e l’ammiraglio di divisione Andrea Cottini, comandante marittimo Sicilia. Presenti rappresentanze delle forze armate nel territorio e, con i rispettivi labari, di associazioni combattentistiche e d’arma.

In un momento così triste e delicato per il mondo – ha affermato il sindaco di Augusta – voglio esprimere profonda gratitudine a tutti gli uomini e le donne delle forze armate che garantiscono la sicurezza nel nostro Paese e che, con grande sacrificio, lavorano in tutto il mondo mettendo a rischio la propria vita per garantire la sicurezza e la pace“.

Per questo 4 novembre, il Ministero dell’Interno, d’intesa con il Ministero della Difesa, ha previsto nella città di Siracusa, tra le trentacinque città italiane, particolari eventi celebrativi, oltre alle iniziative rivolte ai cittadini denominate “caserme aperte”. A mezzogiorno, le più alte autorità civili e militari della provincia si sono ritrovate nel piazzale della chiesa di San Tommaso al Pantheon per la cerimonia commemorativa presieduta dal neo prefetto Raffaela Moscarella.

Per il capo dello Stato, Sergio Mattarella, doppio impegno istituzionale prima a Roma, per la deposizione della corona d’alloro sulla tomba del Milite ignoto al Vittoriano e poi a Cagliari, con il sorvolo in entrambe le occasioni della Pattuglia acrobatica nazionale, le Frecce Tricolori.

Riportiamo qui di seguito il messaggio presidenziale inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Nella data odierna celebriamo la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, espressione del popolo che volle, col plebiscito, l’Italia unita. La storia delle Forze Armate si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano. L’Italia poté contare, all’inizio della costruzione dello Stato unitario, sull’intervento dei militari dei vari Stati della penisola, opera continuata poi, durante la Prima guerra mondiale, nella lotta per l’integrità del Paese, simboleggiata dalla resistenza sul Piave. Infine, quando, dopo l’8 settembre 1943, la indipendenza del Paese fu a rischio, furono le Forze Armate e il popolo italiano, uniti nella Guerra di Liberazione, a permettere il riscatto della Patria.
L’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza sorreggono la salvaguardia delle nostre libere istituzioni e la vocazione dell’Italia a vivere in pace, offrendo una risposta di concordia e affidabilità nella difesa dei diritti di ogni cittadino. È un sentimento che si esprime e si moltiplica con il contributo di valore che le Forze Armate forniscono alle missioni delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato, mettendo a disposizione, su mandato del Parlamento e del Governo, la competenza e la dedizione dei militari italiani. Il contesto internazionale nel quale la Repubblica dispiega la sua azione rende più che mai prezioso il loro apporto.
Alla base dell’impegno degli appartenenti alle Forze Armate è il giuramento prestato alla bandiera, alla Repubblica e ai principi della Costituzione, per adempiere con disciplina ed onore alle funzioni pubbliche affidate a ciascuno. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro lavoro quotidiano è essenziale per l’avvenire sicuro e pacifico della nostra comunità e della più ampia comunità internazionale. La Repubblica vi è grata. A tutti voi e alle vostre famiglie rivolgo un caloroso saluto. Viva le Forze Armate, viva l’Italia!
“.


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