Augusta, criticità mensa scolastica, presentata interrogazione consiliare
AUGUSTA – “Mensa scolastica: vecchi problemi, nessuna soluzione“. Con questa premessa, il consigliere comunale d’opposizione Giancarlo Triberio fa sapere di aver presentato un’interrogazione “urgente” all’amministrazione sulle criticità del servizio, che dallo scorso anno è tornato interamente a carico del Comune. La refezione scolastica per le scuole dell’infanzia e primarie (a tempo prolungato) dei quattro istituti comprensivi cittadini è stata infatti affidata dall’ente locale a una ditta per il biennio 2022-2023 e 2023-2024.
“Al secondo anno di un appalto da quasi un milione di euro e nonostante le varie segnalazioni, da parte delle scuole agli uffici competenti e quelle ricevute personalmente da docenti e genitori – fa sapere Triberio attraverso una nota stampa – si assiste ad un servizio carente e scadente che risulta inaccettabile sia riguardante la qualità e quantità dei pasti serviti sia per il servizio reso con ritardi nella consegna, pasti non consegnati o addirittura pasti “alterati” in palese e continua violazione degli obblighi contrattuali“.
“Tali problematiche – prosegue nella nota – a seguito di interlocuzioni sia con gli uffici comunali nonché con alcuni presidenti dei consigli di istituto e componenti della commissione, partendo dal sig. Passanisi Fiorindo presidente del consiglio di istituto della “Principe di Napoli”, di cui ricopro anche il ruolo di consigliere di istituto, che ringrazio per la solerzia e attenzione alla tematica, ed a valle della commissione all’uopo svoltasi, sono divenuti frequenti, gravi ed insostenibili“.
“Inevitabilmente si ripercuotono sulla salute e nutrizione dei bambini, sia sull’inadempienza nei confronti dei genitori che non possono usufruire di un servizio dovuto – sostiene il consigliere comunale – Pertanto palesandosi una inefficienza del servizio reso e una oggettiva non conformità nel rispetto del capitolato di appalto, riscontrabile da una affluenza sempre minore di bambini che pranzano a scuola e addirittura classi intere che sono costrette a disertare la mensa, che non solo implica un costo economico per i genitori ed utilizzo di soldi pubblici ma che si ripercuote in una impossibilità per i bambini di usufruire del tempo pieno scolastico”.
“Pertanto non bastano più semplici rassicurazioni verbali o sporadiche multe alla ditta, dal sapore più simbolico che sostanziale, per scoraggiare le inadempienze e per coprire evidenti e gravi disservizi – conclude – ma serie e risolutive azioni che ho chiesto tramite la presentazione di una interrogazione urgente per verificare le azioni poste in essere da parte dell’amministrazione alle suddette problematiche e quali urgenti provvedimenti si stanno adottando a tutela dei nostri bambini“.
(Foto di copertina: generica)