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Augusta, raccolta fondi per la 31enne Patrizia. “Operazione in Germania per uscire dall’inferno”

AUGUSTA – La comunità augustana si trova nuovamente di fronte, per la seconda volta quest’anno, a una richiesta di aiuto economico dovuto alla necessità di un intervento chirurgico all’estero. La beneficiaria, che ha trovato la forza di lanciare personalmente l’appello, è l’augustana Patrizia Spinelli, di 31 anni, a cui, dopo quasi tre lustri di dolori ed esami, è stata diagnosticata una patologia neurologica che sarebbe connessa a una particolare malformazione dell’articolazione sacro-coccigea.

Come in occasione del “miracolo” compiuto in termini di generosità per i fratellini augustani Federico e Gabriele Salemi, è la locale associazione “Genitori e figli” a rilanciare l’appello coordinando i primi sforzi organizzativi. Lo rende noto, infatti, Antonio Caruso, presidente del sodalizio nonché marito della compianta docente Patrizia Epaminonda, per la quale alcuni anni fa si concentrò la solidarietà dei concittadini.

La vita imprevedibile spesso ci riserva terribili e inattese sorprese, causando un senso di impotenza e smarrimento, soprattutto quando colpiscono giovani vite – riferisce Caruso – Ed oggi ne ho la testimonianza. Riporto di seguito la lettera disperata di una nostra concittadina… leggetela attentamente!
Io non aggiungo altro, se non la preghiera di mostrare per l’ennesima volta il vostro buon cuore
“.

Della lunga lettera aperta di Patrizia Spinelli, che fino ad oggi ha potuto contare soprattutto sulla propria forza di volontà, oltre che sul sostegno del compagno e dei familiari, riportiamo alcuni stralci qui di seguito.

Il mio calvario è iniziato negli anni più belli e spensierati della mia vita , avevo solo 17 anni ed una vita piena! Tutto è iniziato con dei problemi uroginecologici, con un serio blocco urinario. Inizialmente pensavo fossero dei problemi in cui generalmente si inciampa nella vita e di facile risoluzione, ma, purtroppo, ogni visita che facevo aveva sempre lo stesso esito: “Non si vede nulla di anomalo… proviamo con questo, proviamo con quell’altro…“. Questo si è ripetuto per ogni specialista e per ben 15 anni… un peregrinare per l’Italia infinito. In questi lunghi anni mi sono sentita così tante volte dire: ”Il problema è psicosomatico”, che inizialmente ci piangevo disperatamente“.

Negli anni il mio corpo inizia a ribellarsi sempre di più e così comincia, cinque anni fa, il periodo più brutto, complicato, surreale della mia vita… Dico sempre che sono caduta così in fondo che il botto si è sentito ovunque. Immaginate che il vostro corpo all’improvviso si immobilizzi, non senti più le gambe, non hanno forza, i nervi iniziano ad impazzire e tu insieme a loro. Cominciano le parestesie agli arti inferiori, neuropatie in quasi tutto il corpo, dolori sacrali inimmaginabili che mi portano a non potermi mai più sedere da quel giorno. Inizio ad avere le difese immunitarie così basse da avere il virus zoster (fuoco di Sant’Antonio, ndr) anche 5 volte l’anno… Un inferno sulla terra!“.

Arrivo finalmente, un anno fa, in una clinica a Catania e dopo così tanti anni trovo dei dottori che hanno quel qualcosa in più! Nel giro di poche ore il mio caso diventa virale tra i medici e decidono che avrebbero studiato il mio caso, in quanto vi erano delle anomalie su base scientifica nel mio corpo di non chiara analisi… Inizio delle terapie lì, che seppur loro stessi mi dicono che non siano risolutive, mi aiutano comunque a stare meglio e mi permettono di stare in piedi! Riescono a mettermi in contatto con un neurochirurgo molto importante che opera in Germania. Segue una Tac ago guidata in 3d (l’Italia non sa nemmeno di che parliamo) e mi dice finalmente, dopo 15 anni di vuoto, che ho una gravissima malformazione ossea che ha generato una calcificazione nella zona sacro-coccigea, me la fa vedere!!! Questa schiaccia da tantissimi anni costantemente i miei nervi sacrali ed in particolare il nervo pudendo; nervi che regolano la maggior parte delle nostre funzioni, dai movimenti ai bisogni primari, le gambe, il bacino, la schiena, gli sfinteri, la vescica e tanto altro che lascio sottaciuto!“.

Lo specialista italiano che riesce a diagnosticarle la patologia, le prospetta in Germania un “intervento complicatissimo: devono rimuovere la calcificazione ossea che poggia sui nervi sacrali, togliere la malformazione e ridare un assetto corretto al mio osso e costruire una guaina tra i nervi e l’osso per permetterne la guarigione, o per lo meno una ripresa parziale o totale… Questo lo dirà il tempo!“, in una struttura in cui “hanno esperienza e macchinari all’avanguardia che permettono di monitorare i nervi in stato intraoperatorio“. L’ostacolo più grande diventa allora quello economico, giacché “in Germania vi è l’assicurazione sanitaria ed io essendo cittadina italiana verrei operata a pagamento” e “secondo preventivi, per poter fare tutto ciò che occorre, abbiamo bisogno di 70mila euro“.

Conclude: “Io e la mia famiglia non riusciamo più, ad oggi, a fronteggiare questa spesa e abbiamo bisogno del vostro aiuto! So che non è dovuto e già per questo vi ringrazio… La promessa che voglio fare alla comunità è che mi batterò e dedicherò il mio lavoro e la mia vita affinché si faccia più informazione, per evitare ai più l’agonia che ho vissuto io“.

È la pagina social dell’associazione “Genitori e figli” a divulgare modalità ed estremi per le auspicate donazioni.


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