A Noto concluso il 5° “Giacinto festival” per la cultura omotransessuale diretto dall’augustano Tabita
AUGUSTA – Si è conclusa domenica sera a Noto la quinta edizione del “Giacinto festival – nature lgbt+” , dal titolo “Orizzonti e non confini”, che vede direttore artistico l’attore augustano Luigi Tabita. È il “festival di informazione ed approfondimento culturale omotransessuale“, che ha quindi raggiunto il primo lustro di età.
Nella prima serata, sabato, è intervenuto Luca Trapanese, 42enne napoletano, padre single e gay, parlando dell’adozione della piccola Alba affetta dalla sindrome di Down. Ospite anche l’operatrice de “La Migration”, lo sportello informativo rivolto ai migranti Lgbti (lesbiche, gay, bisex, trans, intersex), che ha raccontato le vicende subite dai migranti Lgbti sui barconi che sfidano la sorte nel Mediterraneo.
Presente il sottosegretario di Stato con delega alle pari opportunità, il deputato pentastellato Vincenzo Spadafora, che, come reso noto dall’organizzazione, “ha ribadito dal palco il suo impegno ad arginare con delle azioni concrete la minaccia di un ritorno al passato rispetto a certi diritti raggiunti dalla comunità“. Non sono mancati, infine, i momenti esilaranti sulle storie d’amore lesbo dell’attrice comica Silvia La Monaca e i suoi “Pronto Gesù?”.
Nella seconda e ultima serata del festival, ha tenuto banco l’iconica Sandra Milo, accompagnata dalla banda musicale “F. Mulè” di Noto diretta da Francesco Parisi. La celebre attrice ha raccontato la sua grande storia d’amore con il regista Federico Fellini, come si legge nella nota dell’organizzazione, “invitando tutti ad abbattere muri e ad amare anche le persone a noi ostili perché anche loro sono state fanciulle una volta e quindi portatrici d’amore“. Ha concluso la serata leggendo delle poesie in anteprima che faranno parte di una sua raccolta che uscirà a settembre.
Partner della manifestazione le associazioni Arcigay, Stonewall, Agedo, Amnesty International, No all’odio, Arciragazzi, Lila, Museo Leonardo da Vinci e Archimede. Il festival patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei deputati, dalla Regione siciliana e dall’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) si è quindi chiuso, con “grandi numeri di presenze”, confermando sull’asse Siracusa-Noto il territorio di maggior fermento in merito al dibattito per i diritti della comunità Lgbt.
(Nella foto di copertina: Luigi Tabita e Sandra Milo)