AUGUSTA – Proviene dal presidente del locale Tribunale per i diritti del malato, sportello della più ampia organizzazione “Cittadinanzattiva”, la richiesta di un confronto tra aziende e istituzioni sulla questione ambientale e sulla tutela della salute.
Per Domenico Fruciano, infatti, a fronte delle parole chiave della quotidianità dei cittadini augustani, quali “puzza, segnala la puzza, inquinamento, ambiente, discariche abusive, fumi, emissioni e immissioni”, sarebbe in atto da tempo uno “sciacallaggio mediatico di chi vuol farsi paladino in difesa dell’ambiente senza azioni concrete e risolutive“.
Fruciano riferisce che “Cittadinanzattiva – Tdm” chiede “a gran voce di affrontare seriamente queste problematiche non con inutili slogan fini a se stessi ma invitando a sedersi attorno ad uno stesso tavolo le istituzioni a tutti i livelli, le organizzazioni sindacali e soprattutto le aziende del territorio“.
Spiega: “Non possiamo additare le aziende del petrolchimico senza ascoltare le loro posizioni e sollecitare interventi in difesa della salute e dell’ambiente; diciamo basta al lungo elenco di morte e dolore, ma non si può parlare solamente di morte e distruzione; rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di sollecitare interventi mirati per il risanamento del nostro territorio“.
Per Fruciano l’attuale Amministrazione sarebbe interlocutore naturale: “Sappiamo che l’Amministrazione comunale è particolarmente sensibile a questo problema e attraverso l’assessore Pisani e il consulente per l’ambiente sono state avviate tutte le procedure nell’interesse della città e del territorio; chiediamo al nostro sindaco Cettina Di Pietro di farsi portavoce di questa istanza: convochi tutti i soggetti interessati, si affronti il problema, vogliamo capire da che parte vengono questi cattivi odori che siamo costretti periodicamente a subire“.
Si espongono, infine, le perplessità e gli interrogativi: “Provengono dalle industrie o da altri opifici della zona industriale? Le stesse patologie tumorali riscontrate in un elevato numero di decessi sono riferibili solo ed esclusivamente all’inquinamento? Perché non avviare una indagine specializzata che chiarisca le cause dell’alta percentuale di morti per cancro? L’indagine della Procura segue il suo corso ma vorremmo che contestualmente si faccia chiarezza sui tanti dubbi che la cittadinanza si pone nel silenzio e senza proclami“.