Augusta, 70mila euro per coprire l’ex “Barca nostra” esposta da un anno alle intemperie
AUGUSTA – Circa settantamila euro, da quadro economico approvato ieri dall’amministrazione Di Mare, per dare una copertura in struttura leggera in alluminio con relativo tendone in PVC all’ex “Barca nostra“, il peschereccio così ribattezzato dall’artista svizzero-islandese Christoph Büchel per la sola esposizione alla 58ª Biennale d’arte di Venezia ma passato alla storia come il “relitto della morte” affondato, con diverse centinaia di migranti a bordo (28 i superstiti), il 18 aprile del 2015 durante la traversata dalla Libia alla Sicilia.
Il governo Renzi lo volle far recuperare dai fondali del canale di Sicilia e trasferire al pontile Nato nel porto di Augusta (con costi che si sarebbero aggirati intorno a 22 milioni di euro, secondo fonti di stampa nazionale), dove avvenne l’estrazione dei resti umani. Quindi la cessione dalla Difesa al Comune, l’esposizione a Venezia nel 2019 e il rientro un anno fa. Oggi si trova esposto all’aperto nella nuova darsena, a ridosso di via Marina Ponente, dove è giunto a seguito di trasferimento via mare da Venezia per la cerimonia di accoglienza (cristiana e musulmana) del 13 giugno 2021, su iniziativa promossa da “Comitato 18 aprile”, “Stella Maris” Augusta e Comune di Augusta (vedi foto di copertina).
Ma, come si apprende da atti dell’amministrazione, versa in condizioni critiche: “la parte bassa dello scafo vicino alla linea di chiglia ha subito incrementi nella corrosione all’interno dovuti alla presenza quasi costante di acqua meteorica“, considerato che “il ponte di coperta non è stagno“, e si tratta di “corrosione diffusa e in acqua dolce, che potrebbe alterare e compromettere le caratteristiche generali del fasciame dello scafo e delle strutture interne di rinforzo, già comunque molto degradate già all’arrivo ad Augusta“; inoltre “alcuni profili in legno si sono staccati a causa del normale decadimento dei materiali lasciati alle intemperie“.
La giunta ha dato ieri l’ok al progetto definitivo-esecutivo, redatto dagli uffici comunali, con un quadro economico composto da 53.680 euro per importo lavori complessivo e 16.278,88 euro per somme a disposizione dell’amministrazione. La somma impegnata per il totale complessivo di 69.958,88 euro (Iva compresa) troverà copertura finanziaria per 50mila euro a valere sul contributo straordinario regionale del 2018 per il fenomeno immigratorio e per i restanti 19.958,88 euro a valere su “risorse proprie dell’Amministrazione comunale“.
Nonostante dichiarazioni su un’ipotesi di musealizzazione in altra sede rese da un esponente della giunta a una testata nazionale all’inizio dell’anno, poi parzialmente smentite dal primo cittadino, i 70mila euro impegnati confermerebbero il relitto alla nuova darsena, così come nella delibera di giunta di ieri si formalizza che “è volontà di questa Amministrazione esporre il relitto al fine di rendere visitabile lo stesso, quale testimonianza della tragedia in mare avvenuta nel 2015, durante una traversata di migranti provenienti dall’Africa“.