Augusta, al Carnevale spunta la “Serramonaca”, figura dimenticata
AUGUSTA – Tra i gruppi mascherati in sfilata nei tre pomeriggi carnevaleschi (8, 11 e 13 febbraio), insieme ai carri allegorici, si è distinta una figura che affonda le radici nella tradizione cittadina, anche se scomparsa da circa settant’anni: la “Serramonaca“.
È un personaggio di fantasia, peculiare di questo territorio, connesso alla Quaresima che inizia il Mercoledì delle ceneri dopo l’ultima festa carnascialesca del Martedì grasso. Una figura, maschile o femminile a seconda del periodo storico, avvolta in una tonaca bianca, che porta una falce e un cesto ricolmo di uova, di cui si ha notizia nei riti quaresimali cittadini fino agli anni cinquanta del secolo scorso.
Secondo le informazioni storiche raccolte dagli ideatori del gruppo mascherato, promosso dalla banda musicale “Federico II – Città di Augusta”, la Serramonaca era pienamente inserita nel calendario delle tradizioni pasquali locali e faceva la sua comparsa nella quarta domenica di Quaresima detta “domenica Laetare”.
Ai bambini si narrava che la Serramonaca usciva dai pozzi e decapitava i cattivi, racconto utile più che altro per tenerli lontano dai luoghi pericolosi. Secondo una narrazione più antica, forse derivata da riti agrari precristiani per propiziare un buon raccolto, la Serramonaca, passando di casa in casa, faceva con la falce il gesto di tagliare e con l’altra mano riponeva nel “panaro” le uova che la gente si affrettava a consegnarle.
Nel gruppo mascherato di quasi trenta elementi, già apprezzato nel Giovedì grasso in centro storico (vedi foto all’interno), tra i musicisti e gli studenti superiori coinvolti, la Serramonaca, con due giovani donne ad alternarsi nel ruolo, segue il Re Carnevale, interpretato dal giovane bandista Vincenzo Falsaperla.
Oggi il personaggio della Serramonaca rivive grazie a Costanza La Ferla (nel collage di copertina, a sinistra), anch’ella componente del corpo bandistico, e alla giovane missionaria laica venezuelana Maria Josè Albornoz (nel collage di copertina, a destra), proveniente dalla comunità cattolica “Jesús es Señor” e che attualmente presta servizio nella parrocchia di Santa Lucia.
“Attraverso la leggenda del Re Carnevale, seguito sul trono dalla sorella Quaresima, impersonata dalla nostra Serramonaca, il gruppo di giovani ha voluto ridare il senso di passaggio dalla festività di Carnevale all’ormai imminente periodo quaresimale – ci riferisce Emanuele Di Grande, presidente della banda musicale cittadina, tra i promotori del gruppo mascherato – Attraverso lo studio e l’approfondimento di tali argomenti, l’intento è di riscoprire i valori e i significati autentici delle nostre usanze, oltre che di ridare vita ad un personaggio tipico della nostra tradizione, estinto da circa settant’anni“.