Augusta, buoni spesa, il Comune non ha richiesto i fondi regionali. Riapre termini per i buoni “statali” rimasti
AUGUSTA – Augusta è tra i settanta comuni siciliani (su 390) a non aver sottoscritto l’atto di adesione per richiedere l’erogazione della prima tranche di fondi regionali, pari a 215.232 euro (da schema di riparto dello scorso 4 aprile, per Augusta), da destinare attraverso buoni spesa alle famiglie che non percepiscono alcuna forma di reddito o di assistenza economica.
L’ente locale, secondo quanto riferitoci dal sindaco Cettina Di Pietro, ha ancora in cassa una “rimanenza” dei 257.333 euro da ordinanza del dipartimento nazionale di protezione civile, dopo aver “concluso” la prima distribuzione del bonus, avviata un mese fa, agli oltre mille nuclei familiari richiedenti che hanno comprovato di affrontare un grave disagio economico, anche temporaneo, derivato dall’emergenza Covid-19.
Proprio il diverso “grado” del vincolo di destinazione dei fondi, quelli statali erogati subito (a valere sul bilancio dello Stato) e quelli regionali che prevedono anche procedure amministrativo-contabili meno “semplificate” (perché a valere sui fondi europei del Po Fse), avrebbero indotto l’amministrazione comunale a proseguire con la distribuzione dei primi fondi e a non richiedere, almeno ad oggi, i secondi. “Per quelli regionali, come in molti comuni – ci ha risposto il sindaco Di Pietro – stiamo valutando l’adesione“.
La questione è stata affrontata dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in una conferenza stampa online più ampia tenuta ieri mattina da Palazzo d’Orléans. Ha reso noto che a questa prima tranche di fondi regionali per il bonus spesa, pari a 30 milioni di euro su 100 milioni deliberati, hanno aderito 320 comuni sui 390 siciliani e per 297 di questi le risorse sono state già trasferite. Sui settanta comuni mancanti all’appello, tra cui Augusta è in compagnia dei capoluoghi Palermo, Trapani ed Enna, il governatore ha detto: “Bisognerebbe chiederlo ai sindaci. Voglio sperare che non ne hanno bisogno. Ma è chiaro che non tutti i comuni hanno un alto tasso di povertà assoluta. Ricordo che questa risorsa è per la povertà assoluta, cioè per coloro che non potevano comprare il cibo“.
“Può darsi che ancora stiano smaltendo il denaro, in verità non molto, che è arrivato dallo Stato – ha aggiunto Musumeci – Lo Stato decide quello che deve fare con un decreto e va avanti. Noi non abbiamo utilizzato risorse del nostro bilancio, ma risorse comunitarie quindi all’interno di una gabbia procedurale data da Bruxelles. Ora da Bruxelles abbiamo ottenuto di poter allargare la maglia, e questo dirà essenzialmente la circolare dei prossimi giorni“.
Intanto il Comune di Augusta ha riaperto i termini, chiusi lo scorso 10 aprile, per la presentazione delle domande di richiesta del buono spesa alimentare “statale”, a seguito di una riunione del Coc (Centro operativo comunale) svolta stamani.
Potrà presentare l’istanza, entro martedì 19 maggio, un solo componente per ogni nucleo familiare (oppure singolo) che “si trova in condizioni comprovate di temporaneo grave disagio economico e non ha già beneficiato dei buoni spesa“, consegnando l’apposito allegato (scarica modulo) e l’ulteriore documentazione richiesta agli uffici dei Servizi sociali in viale Eroi di Malta o contattando i recapiti telefonici (0931 980508 e 0931 980518) in caso di necessità di ritiro a domicilio.
“Saranno esaminate tutte le domande pervenute oltre il termine previsto dal precedente avviso del 10 aprile 2020 e quelle che saranno presentate entro il 19 maggio 2020 – si precisa nell’avviso odierno – Coloro che hanno già presentato domanda (singoli o componenti di un nucleo familiare) non devono ripresentarla“.