Augusta, collaborazioni tra Marisicilia ed enti, una riflessione su “la memoria di ieri” per “l’impegno di oggi”
AUGUSTA – Riceviamo dall’avvocato Antonello Forestiere, a lungo direttore del Museo della Piazzaforte ma in tal caso nella veste di appassionato di storia militare, e pubblichiamo qui di seguito la sua riflessione di fine 2020 su alcuni eventi di interesse pubblico in città cui ha partecipato la Marina militare.
Da qualche tempo a questa parte, una piacevole piccola incombenza che mi piace sempre assecondare nei giorni delle festività di fine anno, anche perché libero dai pesi della professione, è quello di scrivere un articolo dedicato ad un evento storico-militare scegliendolo tra quelli accaduti proprio in quel periodo, sovente collegato ad Augusta. Un contributo che scaturisce dalla passione personale per la Storia, dedicato agli augustani di un tempo in uniforme ed alla città, poi cortesemente pubblicato dai media e letto da tanti, specie dagli appassionati di questa materia. Stavolta però ho voluto fare diversamente, colpa anche del Covid che ci ha rinchiusi di nuovo in casa costringendoci a ripensare fatti ed emozioni anche vicini nel tempo. E così, invece dell’usuale contributo “storico” di fine anno, quasi sempre rivolto alla Marina alla quale sovente mi dedico, ho invece sfogliato nella mente alcuni ricordi di “casa nostra” più recenti. Iniziative, grandi e piccole, ma tutte sempre significative, si sono così sovrapposte ai miei temi usuali di ricerca e divulgazione, fatti di battaglie, uomini valorosi d’altri tempi e cimeli intrisi di memoria.
Quest’estate, quando il Covid ci aveva dato l’illusione di un poco di respiro, l’11 luglio si erano ricordati presso il Cimitero la memoria del Decorato al V.M. 2° C. Stampanone Caduto ad Augusta durante l’invasione del 1943 ed il 23 luglio i Caduti del Sommergibile Ascianghi, qui affondato sempre nel luglio 1943, presso il Monumento ai Caduti del Mare al Rivellino, restaurato cura della Marina Militare e, successivamente, anche finalmente illuminato a sera, con brevi cerimonie cui erano intervenuti l’Associazione Lamba Doria, Marisicilia ed il Museo della Piazzaforte.
Un’altra importante iniziativa ha riguardato Messina, seconda sede siciliana della Marina. La sera del 15 agosto si è ammirata la prima spettacolare ed avveniristica illuminazione del Forte Santissimo Salvatore, frutto di un progetto commissionato dall’Istituto Italiano dei Castelli in collaborazione con Marisicilia e realizzato grazie ad un ampia sinergia in sede locale tra istituzioni locali, forze sociali, culturali, imprenditoriali e religiose, nell’ambito di una rivalutazione della zona falcata a mare della città.
L’autunno ha visto il tanto atteso trasferimento delle due storiche pietriere da braga rinvenuto nel 2007 da Marisicilia al Comune di Augusta. Il 13 novembre scorso, con una breve cerimonia alla presenza del Sindaco Di Mare, dell’Amm. Cottini, di altre Autorità comunali e del Rotary Augusta, le due armi antiche sono state definitivamente poste in carico al nostro Museo della Piazzaforte, dove tutti potranno ora ammirarle.
Il 19 dicembre un’ancora tipo Ammiragliato è stata donata da Marisicilia per essere posta nella rotatoria di ingresso della città, abbellita ed illuminata a cura della Unionports e caratterizzata dalla targa con la scritta “Augusta, la Città dei due porti”.
Il 22 dicembre successivo, in occasione dell’inaugurazione della fontana ornamentale del Monumento ai Caduti di Piazza Castello da parte dell’Amministrazione comunale, Marisicilia ha ceduto al Comune una seconda splendida ancora tipo Hall, che da oggi ricorderà il sacrifico dei marinai augustani in guerra ed in pace. L’ancora completa così la trilogia monumentale dell’area (posta sotto la cura della Misericordia) sovrastata dalla statua bronzea del soldato italiano, composta a levante dall’obice del Regio Esercito (in carico al Museo della Piazzaforte, qui posto assieme al Kiwanis Club) ed a ponente dalla stele bronzea con indicazione nominativa dei Caduti di Augusta nella I Guerra mondiale (posta dal Lions Club con consulenza storica della Direzione del Museo). Anche questo datato “sogno” monumentale di tanti, si è così rapidamente realizzato.
I pericoli derivati per la cittadinanza dalla nuova ondata emergenziale per l’epidemia di Covid-19, hanno impegnato la struttura sanitaria di Marisicilia nell’attivazione del Drive Through Difesa, operativo dal 30 novembre dalle ore 8 alle 14 nel comprensorio di Punta Izzo (nella foto di copertina, ndr). Qui, un elevato numero di cittadini che ne avevano necessità, ha potuto recarsi in automobile per l’effettuazione di tamponi rapidi in modalità “drive in” sulla base di elenchi nominativi forniti dall’Asp. Anche il laboratorio di analisi dell’Infermeria della Marina Militare ha dato il suo contributo, nell’ambito di un piano nazionale, nel concorrere ad aumentare le capacità di analisi dei tamponi.
Questi eventi sembrano indicare la rinnovata volontà di collaborazione tra le diverse Autorità con il coinvolgimento del settore imprenditoriale ed economico locale, l’assistenza insostituibile del volontariato, l’intervento scientifico di enti ed associazioni connotate da specifiche competenze e collaudata struttura operativa. È la strada che, ritengo, debba continuare a percorrersi per potere conseguire nuovi risultati anche su ulteriori importanti tematiche, con paziente impegno e rigoroso rispetto delle leggi. Nel frattempo, quanto fatto va oggettivamente ricordato; non sarebbe stata la stessa cosa se questi eventi non ci fossero stati.
Scrivendo di getto, mi accorgo che il mio scritto si è sviluppato ed anche completato. Non me ne vorranno allora quei due bravi e sconosciuti ragazzi augustani di vent’anni morti in guerra settantotto anni fa nel Canale di Sicilia, su un cacciatorpediniere comandato da un ufficiale il cui nome sarebbe diventato noto alla gente di Marina nella nostra Augusta, dei quali pensavo di narrare il fatto d’armi, se del loro sacrificio e di quello del loro comandante scriverò con rispetto ed attenzione un’altra volta.
Oggi mi è sembrato importante testimoniare soltanto che la memoria di ieri deve fondersi con l’impegno di oggi, guardando al futuro: è indispensabile per rafforzare la moderna immagine di un connubio aperto e solidale tra realtà civile e militare dal quale, in ultimo, la comunità non può che trarne beneficio.
Antonello Forestiere