Segnalazioni

Augusta, colonna di fumo nero da San Cusumano, Stop veleni: “Cos’abbiamo respirato?”

AUGUSTA – Nei terribili due giorni dei roghi che, il 24 e il 25 luglio, hanno lambito anche la zona industriale tra Priolo Gargallo, Melilli, Augusta e Siracusa, oltre alla macchia mediterranea, sterpaglie, beni mobili e immobili, sono presumibilmente andati a fuoco materiali di diverse tipologie.

Ci sono giunte decine di segnalazioni in merito agli incendi in prossimità della zona industriale (Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa) – fa sapere il “Comitato stop veleni“, di cui è portavoce Cinzia Di Modica – che mettiamo volentieri a disposizione delle autorità giudiziarie per le indagini del caso“.

Tra i roghi, il “Comitato stop veleni” ne evidenzia uno che ha colpito martedì contrada San Cusumano, nel territorio di Augusta, all’interno del deposito di un’azienda che risulterebbe inattiva (vedi foto di copertina), “nel cui spiazzale erano abbancate probabili materie plastiche che hanno preso fuoco – si premette a una nota, trasmessa alla stampa e alle autorità competenti – provocando un rilascio cospicuo di fumo denso e nero“. “Per tale evento – si sottolinea – nessuna informazione è pervenuta alla popolazione residente da parte delle istituzioni ed enti competenti“.

Roghi come quelli di questi giorni che hanno devastato terreni, aziende e abitazioni, coinvolto diverse discariche abusive, siti dismessi e abbandonati carichi di plastiche e materiali nocivi, sono arrivati a lambire uno dei più grossi petrolchimici d’Europa e non una parola è stata spesa per informare i residenti – contestano gli ambientalisti – Solo blandi richiami alla prudenza e ridicole rassicurazioni su fantomatici cambiamenti di vento che avrebbero portato altrove il pericolo tossicità che viaggiava con le fiamme. Fuoco che ha sprigionato fumi densi ora di colore nero, ora marrone, ora giallo fieno che tutti noi abbiamo respirato senza avere la ben che minima indicazione sul comportamento da adottare per lenire i sicuri effetti nocivi dell’evento“.

Con la nota odierna, il “Comitato stop veleni” chiede “formalmente alle autorità competenti ed alle istituzioni preposte di fare luce su quanto accaduto e di fornire i dovuti aggiornamenti sulla qualità dell’aria respirata in questi giorni“, giacché “ancora a distanza di due giorni i fastidi fisici sono elevatissimi, non intendiamo soprassedere e chiediamo un immediato resoconto da parte di Arpa Sicilia, Asp e amministrazioni locali coinvolte“, inoltre chiede di “verificare che i campi arsi esposti a possibili inquinanti tossici nocivi sin da subito e per i tempi di legge non siano destinati a pascolo o a coltivazione e che si attivi una unità stabile di controllo e monitoraggio incendi stante la delicatissima situazione in cui versa il nostro territorio che ricordiamo essere Sin, Sito di interesse nazionale, per le bonifiche“.

I sindaci restano le più alte cariche a tutela della salute dei cittadini?“, è la domanda provocatoria posta dagli ambientalisti a conclusione della nota.


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