Augusta, controlli tracciabilità, sequestri di pesce in due ristoranti e un supermercato
AUGUSTA – Nell’ambito della campagna concentrata di polizia sulla filiera della pesca chiamata “Tonno bianco“, conclusa oggi dalle Capitanerie di porto della Sicilia orientale, i comuni del compartimento di competenza della Guardia costiera di Augusta in cui sono state contestate violazioni della normativa di settore sono risultati Augusta, Lentini, Militello in Val di Catania, Francofonte, Priolo Gargallo e Ferla.
Numerosi i sequestri, per un ammontare complessivo di circa 100 chili di prodotto ittico, contestando violazioni delle disposizioni che prevedono sia l’obbligo della tracciabilità che dell’etichettatura. Le relative sanzioni amministrative che sono state elevate da parte dei militari della Guardia costiera sono pari a circa 9 mila euro.
Come rende noto la locale Capitaneria di porto, tali sequestri sono stati effettuati in un supermercato e in due ristoranti di Augusta, in due pescherie a Priolo Gargallo [vedi rettifica: nessuna pescheria a Priolo Gargallo, ndr] e a Ferla, e nei confronti di cinque venditori ambulanti rispettivamente a Lentini, Militello in Val di Catania, Francofonte e Priolo Gargallo. Parte del prodotto ittico, giudicato idoneo al consumo umano da parte dei servizi veterinari competenti, è stato donato in beneficenza, mentre la restante quantità è stata avviata a corretto smaltimento.