Augusta dà l’ultimo saluto al maestro Vittorio Ribaudo
AUGUSTA – In un piovoso primo pomeriggio, in chiesa Madre, sono state celebrate le esequie solenni dell’86enne artista del legno Vittorio Ribaudo, nato a Palermo il 15 febbraio 1937, ma augustano da almeno mezzo secolo.
Alla fine della liturgia cattolica, l’artista è stato commemorato da Giorgio Càsole, amico di lunga data del pittore, scomparso nel tardo pomeriggio di domenica 2 aprile. Càsole, visibilmente emozionato, ha paragonato la laboriosità di Ribaudo a quella di Pablo Picasso, che dipinse fino a tarda età e ha ricordato il senso amicale del pittore, socievole come lo era Raffaello, che amava circondarsi di amici, al contrario di Michelangelo, schivo e scontroso.
Càsole, docente e giornalista, ha ricordato l’impresa non facile dell’artista che ha illustrato tutti e cento i canti della Commedia dantesca, impresa non riuscita a pittori più famosi. Prima di leggere un proprio acrostico dedicato a Ribaudo, ha suggerito all’amministrazione comunale di intitolare una via a Brucoli, piena di affreschi ribaudiani, che il maestro amava definire “Brucoli, città d’arte”. Durante la liturgia, il tenore Aldo Platania e il baritono Giovanni Di Mare hanno eseguito brani come “Panis angelicus” e “Fratello sole e sorella luna”.
Il sindaco Giuseppe Di Mare aveva disposto l’allestimento della camera ardente nel salone di rappresentanza del palazzo di città, dal mezzogiorno di ieri fino alla odierna traslazione del feretro in chiesa, e proclamato per la giornata di oggi il lutto cittadino, definendo nello stesso provvedimento il compianto Ribaudo “famoso e importante artista di fama internazionale, che con le sue altissime opere ha esaltato luoghi e itinerari della nostra città, facendosi interprete dei più intimi sentimenti umani, ed ha contribuito a dare lustro alla storia di Augusta“. Tra i rappresentanti istituzionali alle esequie, oltre all’amministrazione e a consiglieri comunali, in rappresentanza dell’ammiraglio di divisione Andrea Cottini, comandante di Marisicilia, un ufficiale e due sottufficiali della Marina militare.
Il feretro del maestro Ribaudo è già stato trasportato a Misterbianco (Catania), dove la salma sarà cremata.