Augusta, danni da maltempo del 23-24 febbraio, l’appello: “Salviamo i pontili di Brucoli”
AUGUSTA – “Salviamo i pontili di Brucoli!” è in sintesi l’appello pervenuto alla redazione da Alessandro Settipani, augustano, socio dell’associazione “20 novembre 1989”, costretto su una sedia a rotelle dopo un incidente stradale.
Il maltempo dello scorso fine settimana, in particolare la tempesta di vento con raffiche oltre 90 km/h, ha causato numerosi danni nel territorio comunale, dal crollo di parti del muro di cinta dell’ex campo sportivo “Fontana” al cosiddetto “lungomare” di Brucoli, tra via Libertà e contrada Campolato Basso, su cui insistono diversi pontili. Mentre è in corso la quantificazione dei danni, da più parti, il Comune è stato sollecitato a valutare la richiesta di dichiarazione dello “stato di calamità naturale” (vedi articolo).
Proprio oggi si apprende che è stata inviata all’amministrazione comunale una lettera in questa direzione, con documentazione fotografica, sullo stato attuale di pontili, locali pubblici e alcuni immobili privati nel borgo marinaro, da parte di una decina di commercianti e imprenditori.
Alessandro Settipani, che dopo l’incidente ha dovuto fare i conti in prima persona con le difficoltà di accesso al mare augustano, ha acquistato diversi anni fa un’imbarcazione attrezzata che gli permette di salire a bordo direttamente con la sua sedia a rotelle, ma che necessita di un pontile “fisso e basso“. Ed aveva trovato disponibilità proprio presso uno dei pontili di Brucoli, in particolare quello gestito dall’associazione “Mare nostrum” (nella foto in evidenza), che ha accolto diverse iniziative in favore di realtà locali che si occupano di disabilità.
“Purtroppo adesso il pontile è andato totalmente distrutto a causa della forte mareggiata del 23-24 febbraio e ci sono grandi possibilità che la stagione estiva possa saltare a causa degli ingenti danni“, scrive Settipani. Lancia quindi un “appello all’amministrazione, affinché venga fatta richiesta dello stato di calamità in modo che il pontile possa essere ricostruito e usufruito da tutti i disabili che vengono ospitati“.