Politica

Augusta, emergenza idrica nell’Isola, reazioni e proposte dall’opposizione

AUGUSTA – Residenti e commercianti dell’Isola, dove insiste il centro storico della città, patiscono da un mese e mezzo il disservizio idrico dovuto all’erogazione attraverso la rete comunale di acqua non potabile, come certificato dall’ordinanza sindacale del 25 ottobre scorso. Ieri la nuova comunicazione, attraverso “Telegram” e “Facebook”, dell’amministrazione comunale, che ha invitato precauzionalmente la popolazione dell’Isola, preso atto della “accentuazione della torbidità dell’acqua“, a utilizzarla “per il solo scarico dei servizi igienici“.

Non si fanno attendere oggi le reazioni di partiti e consiglieri comunali d’opposizione, dopo la seduta consiliare sul tema della settimana scorsa, tra contestazioni e proposte alternative rispetto alla modalità di gestione dell’emergenza idrica da parte dell’amministrazione pentastellata. Amministrazione che ieri ha reso noto di essersi attivata per reperire almeno due autobotti, sempre nell’attesa dell’espletamento dei bandi per l’intervento di incamiciatura del pozzo comunale ai giardini pubblici (soluzione definitiva), preceduto dalla realizzazione di una condotta alternativa con il pozzo privato “Tringali” (soluzione temporanea, i cui lavori richiederanno due settimane, propedeutica all’intervento per la nuova camicia).

È Fratelli d’Italia a contestare la gestione amministrativa, attraverso un comunicato congiunto dei dirigenti Enzo Inzolia, Marco Failla e Mariada Pansera, nel quale si evidenzia che: “Dopo quasi due mesi di interruzione della fornitura di acqua potabile e per usi differenti dagli scarichi dei servizi igienici nel quartiere “isola”, l’amministrazione comunica che la situazione non si è risolta; anzi, è peggiorata (“accentuazione della torbidità”, riporta il comunicato ufficiale diffuso). Ma non si può non denunciare – prosegue il comunicato – l’incapacità assoluta per qualsiasi azione amministrativa degna del nome: lo stesso comunicato annuncia, infatti, che solo adesso – dopo quasi due mesi dal manifestarsi del problema e dopo che innumerevoli volte il pozzo della villa negli ultimi quattro anni è andato fuori servizio – l’amministrazione grillina “si sta attivando per reperire autobotti” laddove avrebbe dovuto essere il primissimo provvedimento da adottare“.

In sostanza – concludono i dirigenti di Fratelli d’Italia – i quasi cinque anni di amministrazione “a 5 stelle” della città hanno reso evidente a tutti i cittadini almeno questo aspetto: vanno a tentoni, preferendo la logica della “pezza al buco” alla soluzione radicale e tempestiva del problema“.

Il consigliere comunale di minoranza, Biagio Tribulato (promotore insieme al collega Angelo Pasqua della mozione di indirizzo per la “esenzione” dal pagamento della bolletta idrica per i residenti, mozione poi approvata insieme alla maggioranza pentastellata che l’ha emendata in “riduzione” della bolletta idrica, all’atto allo studio degli uffici comunali) sostiene che “da 44 giorni circa il problema è noto e l’unica soluzione è ravvisata nell’applicazione della procedura negoziata senza bando in caso di urgenza prevista dal Codice degli appalti“.

La procedura negoziata senza bando – spiega il consigliere, citando la norma – è esperibile dalle stazioni appaltanti alle condizioni previste dallo stesso d. lgs. 18 aprile 2016 n. 50, lo dice la legge non io! La procedura negoziata di cui sopra è possibile “nella misura strettamente necessaria quando, per ragioni di estrema urgenza derivante da eventi imprevedibili dall’amministrazione aggiudicatrice, i termini per le procedure aperte o per le procedure ristrette o per le procedure competitive con negoziazione non possono essere rispettati”. In tal caso le amministrazioni aggiudicatrici possono aggiudicare appalti pubblici senza gara, con la sola consultazione di cinque operatori, dando conto con adeguata motivazione, nel primo atto della procedura, della sussistenza dei relativi presupposti, a condizione che le circostanze invocate a giustificazione del ricorso alla procedura di cui al presente articolo non siano in alcun caso imputabili alle medesime amministrazioni aggiudicatrici”.

Se tutto ciò fosse stato fatto prima – conclude Tribulato – oggi non ci troveremmo in questa situazione di gestione di un problema rimasto invece allo stadio primitivo. Bisogna semplicemente avere coraggio, soprattutto quando si amministra una Città, di fare le scelte concretamente più opportune, le scelte per garantire semplicemente un bene primario quale è l’acqua alle famiglie, ai diversamente abili, agli anziani, ai neonati, a tutti coloro che stanno vivendo un dramma“.

Dopo aver presentato l’interrogazione all’ordine del giorno nella seduta consiliare monotematica sull’acqua non potabile nell’Isola, il consigliere di Articolo uno, Giancarlo Triberio commenta così sui più recenti risvolti: “Come, purtroppo, si sapeva è accaduto. Dopo quasi 50 giorni dall’ordinanza di non potabilità e dopo la mia interrogazione consiliare la città non ha avuto dall’amministrazione nessuna risposta certa. Nonostante le sia stato spiegato che era necessario urgente e legalmente fattibile effettuare in somma urgenza i lavori di allaccio al pozzo dei cantieri Tringali adesso l’acqua è “utilizzabile” solo per i servizi igienici“.

L’amministrazione ha la responsabilità, i mezzi ed è l’unica – conclude Triberio – che può e deve risolvere questa drammatica situazione. Io da consigliere di minoranza, oltre alle sollecitazioni ed interrogazione consiliari già fatte, continuerò con gli strumenti che ho a disposizione affinché questa vergogna abbia fine“.

(Foto di copertina: generica)


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