Augusta, epigrafe all’ex “Ina Casa” sulla dimora dell’eroe Cesare Artoni
AUGUSTA – Si è tenuta nel tardo pomeriggio di ieri nell’ex complesso “Ina Casa”, la cerimonia di scopertura di un’epigrafe dedicata a un eroe di guerra augustano che lì visse, il tenente degli Arditi, Cesare Artoni, decorato di medaglia d’argento al valor militare.
L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Augusta e dall’associazione storico-culturale “Lamba Doria“, con la collaborazione del Comando Marisicilia, e ha visto gli interventi del sindaco Giuseppe Di Mare, dell’assessore alla cultura Pino Carrabino, del referente locale dell’associazione, Francesco Paci, del vicepresidente dell’associazione, generale Massimo Lucca. Quindi il direttore del Museo della Piazzaforte, Antonello Forestiere è stato invitato a concludere la cerimonia con una relazione storica sull’azione di Artoni ad Augusta del 30-31 luglio 1943.
Presenti i familiari di Ciro Artoni, che hanno esposto per la durata della cerimonia il medagliere dell’ardito, e associazioni combattentistiche e d’arma. A scoprire l’epigrafe, insieme al primo cittadino, l’ammiraglio di divisione Andrea Cottini, comandante Marisicilia. A seguito di più ampio atto deliberativo della giunta, la strada, comunale dallo scorso anno, su cui insiste la tabella marmorea è denominata via Ten. Cesare Artoni.
Il fatto d’arme che gli valse il riconoscimento della medaglia d’argento al valor militare fu la missione, definita impossibile, che i tedeschi affidarono alla 4ª Pattuglia Arditi nuotatori, comandata proprio da Artoni. La sera 30 luglio 1943, la pattuglia di dieci arditi si imbarcò da Giardini Naxos (Messina) su tre mezzi d’assalto della Regia Marina, scortati da tre siluranti, per trasbordare su due gommoni al largo di Brucoli. Raggiunta la costa, i dieci si diressero a piedi oltre le linee nemiche. Passato il giorno in una casa in campagna dello stesso Artoni, la sera del 31 luglio gli arditi minarono i depositi di carburanti degli inglesi, tentando poi l’esfiltrazione con una barca. Dopo l’esplosione, furono subito braccati da terra e dal cielo e pertanto costretti a gettarsi in mare, riuscendo a raggiungere a nuoto un distante battaglione costiero.
Sempre il 31 luglio di tre anni fa, fu scoperta altra epigrafe, per commemorare la missione di Cesare Artoni e i suoi Arditi, al largo Moreno in località Monte Tauro.