Augusta, fioccano denunce sull’asserita aggressione al sindaco Di Mare, che oggi riprende servizio
AUGUSTA – Nell’attesa della conclusione delle indagini e del lavoro della magistratura, continua ad alimentare tensioni, sui social network, e querele la controversia sull’asserita aggressione che il sindaco Giuseppe Di Mare avrebbe subito lo scorso 26 ottobre da parte di un concittadino, A.R., “rimproverato” perché avrebbe conferito “rifiuti edili” nel carrellato a servizio di un’attività commerciale. Oggi Di Mare ha ripreso servizio al palazzo di città (vedi foto di copertina), dopo che il Pronto soccorso gli aveva rilasciato una prognosi di 5 giorni.
Il primo cittadino, nel ringraziare dalla propria pagina social coloro che gli hanno espresso “messaggi di vicinanza e di incoraggiamento, di solidarietà e di sostegno per la brutta esperienza avuta“, scrive: “Adesso per me la faccenda è chiusa, ho piena fiducia nelle forze dell’ordine, nella magistratura e nel loro prezioso lavoro“. Il sindaco aveva infatti sporto formale querela, recandosi al locale commissariato di pubblica sicurezza, nei confronti dell’uomo che a suo dire lo avrebbe “aggredito e minacciato“, “iniziando dapprima con le minacce verbali – asseriva Di Mare il 26 ottobre – e subito dopo passando a quelle fisiche“, ribadendo in un passaggio successivo di aver subito una “aggressione fisica“. Oggi rivendica la propria azione: “Solo una cosa posso garantirvi, che rifarei tutto nuovamente perché è giusto avere comportamenti corretti, solo così possiamo dire di essere “bravi cittadini”“.
Alla querela del sindaco, era seguita una prima comunicazione agli organi di stampa dall’avvocato Dario Fazio, il quale, su mandato del denunciato A.R., aveva “provveduto a depositare una denunzia per calunnia e altri reati nei confronti del Sindaco e dei medici del Pronto soccorso“. Il legale, motivando il comunicato con “il selvaggio attacco subito dal sig. A.R. sui social in seguito alle dichiarazioni del primo cittadino“, aveva evidenziato che “l’intero episodio è stato ripreso dalle telecamere” dell’attività commerciale e che nelle immagini, “già visionate in precedenza dal gestore del locale e dal sig. A.R. su consiglio del sottoscritto legale“, “nessuna aggressione è visibile“.
Notizia più recente è il post, pubblicato il 29 ottobre sulla propria pagina social, di Marco Stella, presidente del Consiglio comunale, “nella qualità di testimone, per fortuna non unico“, asserendo di essere stato “parte attiva della vicenda in quanto presente e pesantemente aggredito, verbalmente, da un soggetto indemoniato con gli occhi iniettati di fuoco“. Oltre alle personali considerazioni riguardanti il cittadino denunciato dal sindaco, interrogandosi retoricamente su “cosa si intende per aggressione fisica“, Stella ha posto quale esempio quello di “acchiappare un soggetto per il braccio e strattonarlo continuativamente mentre gli si urla contro“.
Da questa uscita sui social è scaturita l’ennesima denuncia inerente alla vicenda, come rende noto agli organi di stampa, ancora una volta, l’avvocato Dario Fazio: “In merito alla nota, apparsa su facebook, attribuibile al sig. Stella Marco, presidente del Consiglio comunale di Augusta, dal contenuto discutibile per i toni minacciosi e per le espressioni offensive utilizzate, oltre che per la sua qualità, probabile, stando a quanto si ricava dalla stessa, di persona informata sui fatti obbligata al rispetto del segreto istruttorio, il mio assistito ha proceduto a presentare denuncia per vari reati ravvisabili nella stessa. Qualunque espressione offensiva utilizzata da ora in poi sui social per intimidire o offendere il mio assistito A.R. verrà segnalata all’autorità giudiziaria qualora non rientri nella normale espressione del proprio libero pensiero“.