Augusta, gemellaggio tra Interact club di Augusta e Vittoria. Con tour nel patrimonio storico
AUGUSTA – Domenica 3 aprile in città ha avuto luogo il gemellaggio degli Interact club di Augusta e Vittoria, rispettivamente presieduti da Sofia Romano e Mariarita Giudice. Si tratta dell’associazione istituita dal Rotary International per la fascia dei 12-18 anni. L’iniziativa ha inteso promuovere l’amicizia tra pari età di due comuni del sud-est siciliano, che nell’ambito rotariano si dedicano al servizio, offrendo ai giovani vittoriesi un tour alla scoperta di una parte del patrimonio monumentale cittadino concentrato nell’Isola.
Il gemellaggio è stato siglato dalle due giovanissime presidenti nel salone di rappresentanza “Rocco Chinnici”, alla presenza del sindaco Giuseppe Di Mare e dell’assessore Giuseppe Carrabino. Quest’ultimo, insieme al presidente della Società augustana di storia patria, Salvatore Romano, guida d’eccezione nel percorso tra le chiese confraternali e la Porta spagnola, che ha ricompreso il Museo della Piazzaforte aperto per l’occasione dal direttore Antonello Forestiere. Autorità rotariane al tavolo municipale (vedi foto all’interno), il giovane rappresentante distrettuale Interact Giuseppe Culmone (proveniente da Alcamo), salutato dall’augustana che lo ha preceduto alcuni anni fa nella carica, Maria Virginia Pitari, nonché il presidente della commissione distrettuale Rotary per l’Interact, Valter Longobardi (proveniente da Piazza Armerina).
I giovani vittoriesi sono stati accompagnati dal presidente del Rotary club Vittoria, Antonello Tommasi, accolto dal presidente del Rotary club cittadino, Pietro Forestiere. A supervisionare l’iniziativa il delegato del Rotary club Augusta per l’Interact, Fabrizio Romano. È intervenuto nel corso della giornata anche il governatore distrettuale Rotary designato, l’augustano Giuseppe Pitari.
“Per noi ragazzi di Augusta – ha commentato a margine Sofia Romano, presidente dell’Interact club cittadino – è stato un piacere e un orgoglio poter mostrare la nostra città che tanto amiamo”.
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