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Augusta, Goletta Verde: acque Xifonio “nei valori limite” ma non balneabili, ecco la spiegazione

AUGUSTA – “Goletta verde” di Legambiente ha effettuato nelle scorse settimane un’analisi del mare di Augusta, per la 37ª edizione della sua campagna di monitoraggio e informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, pur senza l’approdo del celebre due alberi. Le acque del golfo Xifonio che lambiscono la spiaggetta cosiddetta “delle Grazie” sono risultate, per il terzo anno consecutivo come in precedenza la spiaggetta del Granatello, “nei valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (D. lgs. 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010)“.

È la stessa Legambiente a precisare che “i parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli)” e che “un team di tecnici e volontari dell’associazione hanno effettuato i campionamenti e le analisi microbiologiche sulle coste della regione. L’ufficio scientifico di Legambiente si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando laboratori certificati sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nello stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo“.

Insomma all’esito dell’analisi del campione prelevato dal litorale di levante dell’Isola, nonostante gli scarichi dei reflui civili a mare per oltre mezzo secolo, non ci si imbatterebbe nei rischi dai suddetti enterobatteri con un tuffo o la tradizionale traversata a nuoto dello Xifonio. Ma, come ricorda anche Legambiente Augusta, “nonostante ciò quel tratto di mare rimane ancora non idoneo a causa del generale divieto di balneazione esistente nel golfo Xifonio e principalmente dovuto alla mancanza di sistemi di depurazione“.

Si torna sempre alla pluridecennale attesa delle opere necessarie alla raccolta e al trattamento adeguati delle acque reflue urbane, la cui mancata conformità come in altri 40 agglomerati italiani ha determinato, lo scorso 1 giugno, l’ennesimo deferimento dell’Italia da parte della Commissione Ue dinanzi alla Corte di giustizia, con possibile quarta condanna per mancato o inadeguato recepimento della direttiva comunitaria.

È Enzo Parisi, storico referente cittadino e dirigente regionale di Legambiente, a fornire alcune informazioni sull’avanzamento dell’iter per il depuratore di Augusta, dal 2017 nelle mani di una Struttura commissariale nazionale.

8 anni dall’inizio del commissariamento (giugno 2015, primo commissario Vania Contrafatto) si è conclusa a marzo 2023, con il decreto di esclusione Via, la fase di verifica ambientale – ricorda Parisi – del progetto “Interventi funzionali al superamento delle criticità del sistema fognario e depurativo del comune di Augusta”. Successivamente l’Autorità di bacino della Regione siciliana, alla luce della conferenza dei servizi del 25 maggio 2023, ha rilasciato nella stessa data l’Autorizzazione idraulica unica“.

Vi sono però numerose prescrizioni da adempiere ante e post opera che ci auguriamo la struttura commissariale ottemperi quanto prima e davvero proceda rapidamente con progetto esecutivo, appalto e inizio lavori – aggiunge – Lavori che comunque, stando al cronoprogramma, avranno una durata di 1.340 giorni e purtroppo non comprendono l’agglomerato di Agnone“.


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