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Augusta, Goletta Verde: mare spiaggetta “delle Grazie” entro valori limite ma vietato per mancata depurazione

AUGUSTA – “Goletta verde“, la storica campagna di Legambiente giunta alla 36ª edizione e dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, ha analizzato anche quest’anno le acque del golfo Xifonio, dove vige il divieto di balneazione perché inquinato dagli scarichi fognari delle abitazioni civili da oltre mezzo secolo, prelevando per la seconda estate consecutiva un campione in prossimità della spiaggetta cosiddetta “delle Grazie“, sul lato di levante dell’Isola.

Senza il tradizionale “coast to coast” della imbarcazione a vela a due alberi, causa Covid, sono stati volontari e tecnici dell’associazione ambientalista a recarsi nei giorni scorsi in prossimità del luogo scelto. Dopo i passati campionamenti effettuati in prossimità della spiaggetta del Granatello e risultati “positivi ed entro la norma – ricorda Legambiente Augusta – per tre anni di seguito“, per il secondo anno consecutivo sono state esaminate le acque della spiaggetta “delle Grazie”.

Le analisi hanno nuovamente riscontrato che il campione rientra nei valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (D. lgs. 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) – rende noto Legambiente Augusta, in merito ai risultati della campagna nazionale “Goletta verde” presentati stamani a Trapani – Nonostante ciò quel tratto di mare rimane ancora non idoneo a causa del generale divieto di balneazione esistente nel golfo Xifonio e principalmente dovuto alla mancanza di sistemi di depurazione“. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli).

Pertanto l’associazione ambientalista torna sulla mancata depurazione delle acque reflue: “A 7 anni dal commissariamento (giugno 2015) non è stato finora pubblicato e reso noto il progetto esecutivo degli interventi né è iniziata alcuna opera di collettamento e di depurazione dei reflui urbani. Di anno in anno ascoltiamo i commissari e sub-commissari assicurare l’imminente avvio dei lavori per la risoluzione di queste “storiche criticità ambientali nel settore fognario e depurativo del territorio di Augusta”. Nel frattempo constatiamo che mentre il nostro Paese continua a pagare una ingente sanzione economica per la violazione delle norme comunitarie, neppure un litro di acque reflue è stato depurato. Una situazione vergognosa di cui fanno le spese i cittadini che rimangono privi della risorsa mare e l’ambiente che ne risulta contaminato“.

Sulla questione della carenza di mare balneabile nel territorio comunale, l’associazione osserva: “La già problematica condizione in cui si trova il mare di Augusta è ulteriormente messa a rischio dalla continua aggressione al litorale con la cementificazione e la privatizzazione di ampi tratti della costa balneabile, dal permanere di gravi fenomeni di erosione costiera, dai vincoli militari e industriali e dalle barriere architettoniche. Tutti elementi che impediscono il diritto alla libera e sicura fruizione della risorsa mare. Al Sindaco e all’amministrazione comunale torniamo a chiedere di adoperarsi per far valere i diritti e le ragioni di Augusta, di pianificare l’uso del demanio marittimo impedendo la privatizzazione selvaggia e, non ultimo, di vigilare e operare perché sia da subito garantito il diritto di accesso al mare a tutti i cittadini“.

Legambiente rende noti altresì, a margine della campagna “Goletta verde”, alcuni dettagli (a cui dedichiamo un articolo di approfondimento), rispetto agli ultimi aggiornamenti ufficiali dello scorso gennaio, sulla progettualità del sistema di depurazione e collettamento fognario di Augusta, di competenza dal 2017 di una Struttura commissariale unica nazionale.


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