Augusta, il contrammiraglio Di Renzo al comando tattico dell’operazione “Mare Sicuro”
AUGUSTA – Il contrammiraglio Riccardo Marchiò ha ceduto l’incarico di comandante tattico della operazione “Mare Sicuro” al contrammiraglio Lorenzano Di Renzo (nella foto di copertina). La cerimonia di avvicendamento si è svolta lo scorso martedì mattina, 22 febbraio, a bordo del cacciatorpediniere Luigi Durand De La Penne, ormeggiato al pontile Nato della base navale di Augusta, alla presenza in particolare del comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis.
Il dispositivo aeronavale impegnato nella 48ª rotazione dell’operazione “Mare Sicuro”, nei 57 giorni di attività, ha pattugliato le acque antistanti a Tripolitania, Cirenaica, Stretto di Sicilia e mar Ionio, “contribuendo in maniera fattiva – si legge nel comunicato ufficiale della Marina militare – al contrasto alle attività illecite e deterrenza nei confronti di organizzazioni criminali in quelle zone, operando a tutela degli interessi nazionali per la protezione delle linee di comunicazione, delle navi commerciali e delle piattaforme off-shore nazionali“.
Nel tardo pomeriggio del 20 febbraio, proprio il cacciatorpediniere Luigi Durand De La Penne e la fregata Marceglia, unità navali entrambe impiegate nell’Operazione, hanno prestato soccorso a un marittimo imbarcato su un motopesca nazionale che, a seguito di un incidente a bordo, risultava ferito a una mano. Nave Marceglia, ricevuta la richiesta di soccorso via radio, ha inviato a bordo dell’imbarcazione un team sanitario per prestare le prime cure all’infortunato. Successivamente il marittimo, non in pericolo di vita, è stato trasferito mediante elicottero di nave De La Penne a un presidio ospedaliero di Catania per ricevere cure specialistiche.
L’operazione “Mare Sicuro” fu avviata il 12 marzo 2015 a seguito dell’evolversi della crisi libica, prevedendo il dispiegamento di un dispositivo aeronavale per garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti. Sono assegnati all’Operazione fino a 6 mezzi navali, impiegati prevalentemente nelle attività di presenza e sorveglianza in Mediterraneo centrale, e un’unità navale ausiliaria impiegata per il supporto logistico alla Guardia costiera e Marina militare libiche e ormeggiata in porto a Tripoli.
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