Augusta, il racconto di “Coraggio a Mezzogiorno”: in bici fino a Roma per il Sud. Sarà un video denuncia


AUGUSTA – Un lungo tour in bicicletta, con tappe giornaliere di circa 60 km, da Patti (Messina) a Roma, percorrendo circa mille chilometri nell’arco di due settimane. Si è conclusa il 9 settembre “Coraggio a Mezzogiorno“, l’iniziativa di denuncia sociale con due augustani protagonisti, uno in sella a una bici, Maurizio Prisutto, sportivo e massoterapista trasferitosi a Patti, e Anna Ortisi, cittadina in carrozzina, che gli ha fornito supporto seguendolo a bordo della propria auto speciale.
“Struttura abbandonate, infrastrutture degradate, ospedali costruiti e abbandonati, discariche abusive di rifiuti“, questi gli sprazzi di realtà e di degrado che Prisutto, tornato ad Augusta alcuni giorni fa, riferisce di aver filmato. Un’esperienza intensa i due l’hanno vissuta nella cosiddetta Terra dei fuochi, in Campania, dove si sono imbattuti in un imponente rogo di rifiuti, accodandosi poi all’intervento di vigili del fuoco e forze dell’ordine.
Ma non è il solo caso di estremo degrado che hanno potuto osservare. “C’era sempre qualcosa oltre, che destava più tristezza – afferma Prisutto con rammarico – come la prostituzione minorile per strada in pieno giorno tra Campania e Lazio: ragazze che si volatilizzavano in mezzo ai canneti appena vedevano una possibile videocamera“.
Giunti a Roma, i due augustani sono stati ricevuti dapprima in Campidoglio dal disability manager della Capitale, per un confronto sulle barriere architettoniche nel Meridione, e si sono poi recati a Palazzo Madama ricevuti dal senatore concittadino Pino Pisani. Ultimo incontro istituzionale con il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il nisseno Giancarlo Cancelleri, esprimendogli il loro appello per il Sud.
Nelle stanze del potere romano, secondo quanto ci riferisce Prisutto, dismessa la maglietta dell’iniziativa e indossate giacca e cravatta per adeguarsi alle richieste formali, gli è tornata in mente la baraccopoli di Messina, dove i due augustani, pochi giorni prima, erano “entrati in case dove vivono senza pareti, senza tetti: netta contrapposizione tra la realtà e quei palazzi angoscianti, dove lo sfarzo era incredibile“.
Si chiude quindi un’esperienza, che avrà il seguito più pregnante nella prossima produzione di un video denuncia. Di questo tour per mezza Italia, Prisutto e Ortisi hanno ancora da selezionare e mostrare le decine e decine di ore di riprese con le quali hanno inteso documentare il Sud, “nella sua bellezza e nei suoi problemi storici“, mantenendo accesi i riflettori e auspicando le soluzioni.