Augusta, intercettato drone che trasportava smartphone nel carcere
AUGUSTA – Un drone utilizzato per provare a introdurre smartphone e Sim nel carcere di contrada Piano Ippolito. A sventare il tentativo, avvenuto la sera del 24 novembre, un’operazione di servizio della Polizia penitenziaria, resa nota oggi dal sindacato Sappe.
Gli agenti penitenziari di turno quella sera, coordinati dai due dirigenti della Polizia penitenziaria presenti, hanno intercettato il drone, rinvenendo e sequestrando il suo carico di quattro smartphone, un micro cellulare, undici schede Sim e due cavi caricabatteria, tutto di nuova fattura. Hanno atteso che venisse effettuata la consegna per poi intervenire, sequestrando il mini aeromobile e cogliendo in flagranza i detenuti destinatari del trasporto.
“Credo che la Polizia penitenziaria debba disporre di un Nucleo di poliziotti penitenziari specializzati ed esperti nell’utilizzo e nella gestione dei droni – propone il segretario provinciale del Sappe, Salvatore Gagliani – sia in ottica preventiva che dissuasiva dei fenomeni di violazione degli spazi penitenziari o di introduzione di materiale illecito di qualsiasi natura. Per altro i droni si prestano bene alla ricognizione delle aree vicine ad un carcere e possono fornire valido aiuto: pensiamo, ad esempio, in caso di evasione giacché consentono velocemente di rilevare e monitorare ampi spazi senza essere visti“.
(Foto di copertina: generica)