Augusta, l’ospedale “Muscatello” nella nuova rete ospedaliera: classificazione, unità operative e posti letto
AUGUSTA – Entra in vigore la nuova rete ospedaliera siciliana, di adeguamento al decreto ministeriale Balduzzi (70 del 2015) e che recepisce le ultime indicazioni provenienti dal ministero della Salute. È stato infatti pubblicato l’8 febbraio sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana il decreto di adozione del piano di “riorganizzazione del sistema di rete dell’emergenza-urgenza”, firmato l’11 gennaio dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Ogni bacino territoriale interprovinciale, quattro in tutto, inteso come “area comprensiva di quella popolazione/territorio”, prevede una classificazione dei presidi ospedalieri “per crescenti e specialistiche risposte” che vanno, oltre a presidi sanitari in zona disagiata, dai presidi di base ai Dea di I livello e Dea di II livello (acronimo di Dipartimento di emergenza-urgenza e accettazione), quest’ultimo al più elevato livello assistenziale.
Nel bacino Catania-Ragusa-Siracusa, l’ospedale “Muscatello” di Augusta, come noto dalla scorsa estate, viene classificato “presidio sanitario in zona disagiata ad alto rischio ambientale“, un unicum in Sicilia, qualificato diversamente rispetto ai due ospedali nella altre due macro aree industriali (che figuravano insieme nella legge regionale 5 del 2009) quali il “Vittorio Emanuele” di Gela e quello di Milazzo, riconosciuti entrambi Dea di I livello.
Sono 111 i posti letto programmati nel nosocomio di Augusta, a fronte dei 93 esistenti al momento della redazione del piano di riorganizzazione, con 4 Unità operative complesse e 12 Unità operative semplici, tra cui l’attivazione di una Uos di Oncologia per la quale, grazie a un emendamento dello scorso luglio in commissione Salute all’Ars, i posti letto assegnati sono passati da 6 a 10.
Nella provincia aretusea, figurano solo due Dea di I livello, l’ospedale “Umberto I” insieme al “Rizza” di Siracusa con 355 posti letto (338 esistenti), in attesa di schiarite sulla realizzazione del Nuovo ospedale di Siracusa, e l’ospedale riunito Avola-Noto, con rispettivamente 133+56 posti letto (81+50 esistenti). Mentre il nosocomio di Lentini è stato classificato presidio di base con 132 posti letto (116 esistenti).
Oggetto di polemiche politiche il confronto con la provincia ragusana, che vede ben tre Dea di I livello e 188 posti letto in più, nonostante abbia circa 80 mila abitanti in meno. Un’obiezione a cui l’assessore regionale Razza ha recentemente replicato così in una intervista rilasciata a La Sicilia: “La rete ospedaliera è unica, sia per il pubblico che per il privato, con la conseguenza che la dotazione dei posti letto deve essere sommata e, in questo caso, corrisponde a una dotazione complessiva di 1.218 posti letto per Siracusa, contro 975 di Ragusa. Ciò si verifica perché la provincia aretusea ha uno “storico” altissimo di incidenza del privato: 431 posti a fronte dei 787 pubblici. Se serve approfondire questo tema non ci tireremmo indietro“. Ed ha aggiunto: “Va ricordato, per inciso, che quelle nostre scelte hanno visto confermare per tutti i presidi ospedalieri una classificazione che era stata votata positivamente dalla Conferenza dei sindaci chiamata ad esprimersi sulla Rete pre-vigente“.
Tra le prime reazioni in città, quella dell’Anaao-Assomed, con il medico Giuseppe Vaccaro, componente della segreteria regionale del sindacato, che ha espresso soddisfazione per la rimodulazione della rete ospedaliera, riconoscendo come “nella provincia di Siracusa è previsto un incremento dei posti letto, rispetto a quelli oggi attivi, sia per acuti che di riabilitazione e lungodegenza, con conseguente possibile potenziamento dell’offerta sanitaria pubblica ospedaliera“.
Per quanto concerne il “Muscatello”, ha commentato positivamente la programmazione che vede “in aggiunta ai Reparti oggi operativi di Chirurgia generale, di Medicina generale, di Cardiologia con annessa Unità di Terapia intensiva coronarica, di Neurologia, di Otorinolaringoiatria e di Psichiatria, è prevista l’attivazione di una Uos di Oncologia con 10 posti letto, di una Uoc di Ematologia con 8 posti letto, di una Uos di Recupero e Riabilitazione funzionale con 16 posti letto e di una Uos per Lungodegenti con 6 posti letto“.
Vaccaro, ricordando che “l’assessore Ruggero Razza ha dichiarato pubblicamente, in più occasioni, che la caratteristica che avrebbe contraddistinto il suo piano di rimodulazione, rispetto a quelli precedenti, sarebbe stata la reale fattibilità e la effettiva disponibilità delle risorse necessarie per realizzarlo“, ha infine precisato che “l’auspicio è che quanto disposto a livello regionale per la provincia di Siracusa venga, questa volta, differentemente da quanto accaduto in passato, effettivamente realizzato“.
(Nella foto in evidenza: il nuovo padiglione dell’ospedale “Muscatello” di Augusta)