Augusta, mercantile fermato in porto per “gravi irregolarità”
AUGUSTA – È stato emesso ieri, dalla Capitaneria di porto di Augusta, un fermo amministrativo a carico di una nave mercantile straniera approdata nel porto Megarese per effettuare operazioni commerciali.
All’esito dell’attività ispettiva, sono state contestate “numerose gravi irregolarità sulla tenuta della documentazione di bordo, sul corretto funzionamento dei sistemi di protezione attiva e passiva antincendio, nonché degli impianti elettrici e degli allarmi in sala macchine“. Il provvedimento di fermo sarà revocato soltanto successivamente alla eliminazione delle gravi carenze rilevate, da accertare a cura dei militari della Capitaneria nella veste di ispettori di Port State control (Psc).
Gli accertamenti, condotti in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo numero 53 del 2011 (attuazione della direttiva 2009/16/CE recante le norme internazionali per la sicurezza delle navi, la prevenzione dell’inquinamento e le condizioni di vita e di lavoro a bordo per le navi che approdano nei porti comunitari e che navigano nelle acque sotto la giurisdizione degli Stati membri), si inquadrano nell’ambito dei controlli dello Stato di approdo (Psc) del Memorandum di Parigi, firmato il 26 gennaio 1982, a cui l’Italia ha aderito fin dall’inizio, e che riunisce 28 Paesi.
L’attività di ispezione giornalmente espletata dalla Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta, che ha già determinato, nel corso dei primi quattro mesi di quest’anno, il fermo di Psc di cinque navi straniere e la messa al bando di una nave da tutti i porti europei, è finalizzata a “garantire il mantenimento di alti standard di sicurezza nell’ambito del porto e delle acque di giurisdizione – sottolinea la Capitaneria – nonché a scongiurare l’arrivo di navi che, in condizioni “sub standard”, possano arrecare un pregiudizio ai traffici marittimi ed una sleale concorrenza nei confronti degli armatori rispettosi dei requisiti di sicurezza stabiliti dalle convenzioni internazionali“.
(Nella foto di repertorio in copertina: una passata ispezione di Psc nel porto Megarese)