Augusta, muore a 43 anni sottufficiale di Marinarsen. Verifiche su eventuale correlazione con vaccino


AUGUSTA – È deceduto nella notte tra lunedì e martedì a Misterbianco (Catania), dove viveva, Stefano Paternò, il sottufficiale di 43 anni, nativo di Corleone (Palermo), in servizio all’Arsenale militare marittimo di Augusta (Marinarsen). Secondo quanto circolato sui social fin dalle prime ore di oggi e poi verificato dalla testata giornalistica online LiveSicilia.it, la causa del decesso è un “arresto cardiocircolatorio“, ma è in corso di verifica l’eventuale nesso di causalità con la prima dose del vaccino Astrazeneca anti-Covid che gli era stata somministrata nella base militare di Augusta nella mattina di lunedì.
Dopo l’improvvisa febbre e il peggioramento in serata, il militare non avrebbe neppure potuto raggiungere una struttura ospedaliera. La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla morte e verrà eseguita l’ispezione cadaverica. Intanto, in attesa che vengano effettuati tutti i controlli del caso, la Marina militare ha sospeso la vaccinazione nei suoi due punti vaccinali, che erano operativi nella base navale di Augusta, in collaborazione con l’Asp di Siracusa, dall’1 marzo.
Raggiunto da LiveSicilia.it, il commissario regionale Covid dell’Asp di Catania, Pino Liberti, infettivologo, invitando alla prudenza, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Dopo il vaccino Astrazeneca, il militare non mi risulta abbia avuto uno choc anafilattico. Quello che sappiamo è che, purtroppo, nella serata, ha iniziato a stare male e poi ha perso la vita. Non ci sono evidenze che correlino il decesso con il vaccino“.
[Aggiornamento ore 11] “Dalla prima ispezione cadaverica sembra che il militare sia deceduto per un arresto cardiaco – dichiara il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino – Al momento non c’è alcun rapporto causa effetto ma possiamo solo rilevare una coincidenza cronologica. Dobbiamo attendere l’esito dell’autopsia per avere un quadro più chiaro”.
(Foto di copertina: repertorio)