Augusta, Naxoslegge-Archeoclub, applausi per i “cantieri della memoria” 2ª edizione e i tre libri in rassegna
AUGUSTA – Si è concluso sabato 18 settembre, nell’ambito della undicesima edizione di Naxoslegge, il ciclo di incontri organizzato in collaborazione tra Archeoclub d’Italia aps sede di Augusta, presieduto da Mariada Pansera, e Naxoslegge, festival della narrazione, della lettura e del libro con la direzione artistica della giardinese Fulvia Toscano e di cui l’augustana Pansera è referente per la provincia di Siracusa.
“Limiti” il tema di questa undicesima edizione del festival itinerante regionale, allo scopo di indagare il passato sulle tracce della cultura greca insieme a studiosi e archeologi di fama nazionale e internazionale, alla ricerca di collegamenti con il presente e il futuro.
Venerdì 10 settembre, nella chiesa delle Grazie, si è tenuto il primo incontro della seconda edizione de “I cantieri della memoria“, con l’iniziativa denominata “La memoria del filo” attraverso cui la locale sede di Archeoclub ha informato di avere aderito al progetto “Ricamiamo giocando” ideato e curato da Maria Anna Bonaffini, presidente dell’associazione “Lady Anna e i ricami della nonna” e da qualche mese inserita nel Reis (Registro eredità immateriali siciliane”. Al progetto avevano già aderito diversi comuni siciliani nonché diverse regioni italiane.
Obiettivo del progetto trasmettere alle giovanissime l’arte dell’antico ricamo siciliano. Preziosa a questo riguardo la collaborazione del 1° Istituto comprensivo “Principe di Napoli”, la cui dirigente scolastica Agata Sortino ha accolto subito favorevolmente l’idea, riuscendo a creare una classe di 24 bimbe che con entusiasmo hanno partecipato a un primo laboratorio dimostrativo. Nel primo pomeriggio di quel venerdì, infatti, le bimbe, seguite dalla stessa Bonaffini, da Maria Stella Gianino (referente del progetto per Archeoclub) e da diverse maestre dell’istituto scolastico, hanno creato con l’uncinetto le iniziali dei loro nomi. Oltre al comprensivo, Archeoclub ha avuto ampia collaborazione da parte dell’Inner Wheel club, presieduto da Valentina Cappiello in Saraceno, che ha provveduto a fornire alle bimbe il materiale di ricamo e una golosa merenda.
Per l’anno scolastico che ha preso il via, il progetto avrà la durata di 20 ore e completerà l’insegnamento della tecnica dell’uncinetto. Ora anche Augusta fa parte dei comuni italiani che hanno promosso questo prezioso e prestigioso progetto peraltro vincitore di diversi premi internazionali e che ha persino ricevuto una lettera di incoraggiamento da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il secondo incontro denominato “La memoria del gusto – vino e cannamela in Sicilia“, si è tenuto venerdì 17 settembre sulla terrazza del “Club Levante”. Paolo Valentini, componente della segreteria tecnica dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato regionale dei Beni culturali guidato da Alberto Samonà, e Corrado Bellia, imprenditore avolese, hanno raccontato della canna da zucchero, in dialetto “cannamela”, la cui presenza in Sicilia si intreccia con la storia millenaria dell’isola. L’argomento è stato impreziosito proprio dalla presenza in loco di alcune canne da zucchero e dalla dimostrazione di estrazione del succo mediante la pressatura meccanica ad opera di Corrado Bellia, che da qualche anno ha ricostituito, proprio ad Avola, una piantagione di cannamela e avviato una piccola e pregiata produzione di rhum.
Il tema del vino è invece stato trattato da Lorenzo Guzzardi, direttore del Parco archeologico di Leontinoi, che si è soffermato sulle indagini archeologiche eseguite a Megara Hyblaea e a Siracusa nei suburbi delle due città di età greca, dove in prossimità delle aree funerarie sono stati individuati resti di impianti agricoli a trincee e fosse relativi a vigneti. La documentazione sui vigneti siciliani di età antica è stata messa a confronto con altre aree del Mediterraneo e in particolare dell’Italia e della Francia. L’archeologo ha riferito anche di scavi da lui diretti, dove i resti di vigneti sono stati rinvenuti in successione stratigrafica, mettendoli in relazione alle notizie delle fonti antiche e in particolare di Plinio e Columella.
Piero Castro, consigliere Archeoclub e cultore di storia patria, ha quindi ripercorso la storia del vino a partire dalla prima metà del ‘500 fino a tempi più recenti, raccontando come la coltivazione della vite abbia man mano sostituito le coltivazioni precedenti, ad esempio quella dell’ulivo. Al termine della conferenza, Archeoclub e l’enoteca “Mauro Vini” hanno offerto una degustazione del vino Pollio delle Cantine Pupillo di Siracusa, raccontata da Maurizio Mauro e dal sommelier Agostino Rapisarda.
Sono stati tre, invece, gli incontri dedicati ai libri.
Preannunciata già lo scorso 10 luglio, in occasione dell’iniziativa realizzata da Archeoclub e dal Parco archeologico di Leontinoi nell’area dell’Antiquarium di Megara Hyblaea, giovedì 9 settembre si è svolta la presentazione del libro di Massimo Raffa, “Il tessuto delle Muse – musica e mito nel mondo classico“, con il quale l’autore, con riferimento ad alcuni dei miti più noti, evidenzia l’importante ruolo che la musica, onnipresente nella quotidianità di ogni individuo, aveva nell’antica Grecia.
Poi, sabato 11 settembre, è toccato a Lorenzo Nigro, con “I geni di Mozia“, che letterariamente accompagnano l’autore in una vera e propria “caccia al tesoro” alla ricerca dei 5 milioni di Ducati d’oro che Garibaldi requisì ai Borboni e che non furono mai ritrovati. Ha conversato con l’autore l’archeologa e poetessa Flaminia Cruciani, già ospite in passato di Archeoclub e Naxoslegge con il libro “Lezioni d’immortalità”.
Ha concluso il ciclo di narrativa Cristina Dell’Acqua, sabato 18 settembre, con “Il nodo magico – Ulisse, Circe e i legami che rendono liberi“. “Ho sempre raccontato ai miei alunni l’Odissea – ha detto, in occasione della presentazione, la docente e scrittrice milanese – non solo come il faticoso ritorno di Ulisse a Itaca, ma anche come un continuo e incessante formarsi e disfarsi di incontri legami amori, di cui in qualche modo abbiamo bisogno per raccontare agli altri (oltre che a noi stessi) perché siamo quello che siamo. Noi come Ulisse siamo nostre relazioni. Nel nostro nodo magico si celano i tesori più preziosi”. Ha conversato con l’autrice la docente, del Liceo “Megara”, Alessandra Traversa.
Nel comunicato conclusivo, a margine dei cinque eventi, “Archeoclub d’Italia aps sede di Augusta e Naxoslegge ringraziano Gespi e Unionports Maritime Cluster, Pompe Funebri Cannata e Tiger Bar partner tecnici già da qualche anno, come il media partner La Gazzetta Augustana.it; un ringraziamento anche ai nuovi partner tecnici Farmacia Bruno, Delta Impianti Srl, Ms Measuring e Amori Spirito Mediterraneo. Un ringraziamento particolare al Club Levante e all’associazione filantropica “Umberto I”, sempre disponibili ad ospitare i nostri incontri“.