Politica

Augusta, nuova convocazione consiglio sul porto, l’opposizione diffida il presidente Stella

AUGUSTA – Infuriano le polemiche dell’opposizione sulla gestione del consiglio comunale da parte del presidente Marco Stella. In particolare, a seguito della mancata discussione, in seconda convocazione il 13 settembre, del punto sulla proposta di project financing per la futura gestione dei servizi di interesse generale al porto, oggetto di un decreto presidenziale dell’Autorità di sistema portuale del 31 luglio scorso. In prima convocazione, sono stati gli stessi consiglieri d’opposizione a determinare il rinvio abbandonando l’aula e facendo venir meno il numero legale (solo undici i consiglieri di maggioranza presenti), dopo aver visto bocciata la mozione d’ordine finalizzata a richiedere una nuova convocazione con ulteriore documentazione a disposizione e invito esteso alla deputazione nazionale e regionale.

I sette consiglieri d’opposizione Milena Contento, Roberta Suppo, Giancarlo Triberio, Uccio Blanco, Ciccio La Ferla, Pippo Gulino e Federico Palazzotto, rendono noto oggi che “a seguito di quanto avvenuto abbiamo protocollato al Comune ed inviato al Prefetto ed agli Enti locali della Regione siciliana una diffida nei confronti del presidente (del consiglio comunale, ndr) per quanto accaduto“.

Basta alle operazioni di potere del Sindaco e agli escamotage che stanno mettendo in atto a discapito del nostro porto e della nostra città, basta con il modus operandi del presidente del consiglio che utilizza il consiglio comunale come se fosse casa sua, interpretando il regolamento e lo statuto comunale con faziosità – asseriscono nella nota congiunta – È ormai chiaro che l’amministrazione e la sua maggioranza sono entrati in un cortocircuito politico ed amministrativo“.

La vicenda sull’affidamento dei servizi portuali della rada megarese – incalzano sul merito del punto non ancora discusso in aula – ad un consorzio composto da una società palermitana, 2 catanesi ed altre 2, le aziende “Patania Srl” ed “Ecolsicilia”, società appartenenti alla famiglia della Vicesindaca e Assessore al porto, sta assumendo contorni poco chiari e sta mettendo in evidenza l’operato del Sindaco, del presidente del consiglio e di parte della maggioranza, volto a curare soltanto gli interessi dei pochi a discapito dell’interesse collettivo della nostra città“.

A tutto questo, si aggiunge, contorniato da una gestione del consiglio comunale distopica che vede lo stesso presidente del consiglio, prevaricare ogni sua prerogativa non accogliendo le legittime e regolamentari richieste della minoranza – sostengono precisando i termini della diffida – Questa gestione non conforme è associata ad un blackout della maggioranza consiliare che tra assenze e posizioni diverse bocciano la mozione d’ordine della minoranza, che chiedeva in consiglio comunale la presenza della deputazione regionale e nazionale, nonché la necessità di avere tutta la documentazione per poter analizzare e discutere questo importante e fondamentale progetto che potrebbe monopolizzare il nostro porto ed il futuro dei nostri figli per i prossimi 25 anni“.

Vorremmo evidenziare che nella giornata del 13 settembre 2023, in consiglio comunale – aggiungono i sette consiglieri alla lista di contestazioni – abbiamo assistito (da spettatori) a qualcosa di paradossale, non degno di una Città, in quanto, su proposta “verbale” del consigliere Conti e con sola maggioranza presente in aula, viene approvata la mozione per effettuare un consiglio comunale con le stesse identiche modalità richieste dalla minoranza ma bocciate il giorno prima. A questo punto ci viene legittimo chiederci, come può un presidente del consiglio accogliere la proposta del consigliere Conti, pur sapendo che i consiglieri di opposizione nello stesso primo pomeriggio di ieri hanno presentato e protocollato la medesima richiesta?“.


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