Politica

Augusta, ordinanza prefettizia anti-assembramenti, polemica M5s su richiesta di discussione in consiglio comunale

AUGUSTA – Il Movimento 5 stelle si oppone alla proposta del capogruppo consiliare del “Centrosinistra”, Giancarlo Triberio, annunciata un mese fa, di discutere in Consiglio comunale la vicenda dell’ordinanza prefettizia datata 9 maggio che vieta gli assembramenti, fino al termine di settembre, in dodici punti della zona industriale di Priolo-Augusta-Melilli, ordinanza motivata dal fugare i rischi connessi a blocchi stradali, tra cui la sicurezza degli impianti.

Un’ordinanza su cui si è già espresso positivamente, sotto il profilo tecnico, il Tar di Catania, rigettando con sentenza del 18 luglio la richiesta di sospensiva presentata dalla Cgil. Ma che ha dato spunto a un’aspra polemica politica e sindacale in merito a precedenti presunte interferenze russe.

Dopo l’accorata difesa dell’ordinanza prefettizia a mezzo social network (25 luglio) da parte del duo pentastellato composto dal sindaco Cettina Di Pietro e dal senatore Pino Pisani, che hanno parlato di “protesta a orologeria” e “strumentalizzazione” politica, il Movimento 5 stelle locale coglie l’occasione per intervenire anche con il suo capogruppo consiliare, Mauro Caruso.

Ricevo adesso la nota del presidente del Consiglio comunale Sarah Marturana in risposta al consigliere Triberio sulla richiesta di inserimento di un punto all’Odg, dove chiede di prendere posizione sull’impedimento di libera manifestazione dei lavoratori nel nostro territorio – scrive Caruso – La richiesta del consigliere Tiberio è, di fatto, il discutere in Consiglio comunale una ordinanza prefettizia sulla legittimità della quale si è già pronunciato chiaramente il Tar e che, peraltro, concluderà la sua efficacia il 30 settembre prossimo. Richiesta che ritengo assolutamente irrispettosa nei confronti del Consiglio comunale e delle Istituzioni che egli stesso rappresenta“.

Nel nostro Paese, che è uno Stato di diritto – prosegue il capogruppo consiliare del M5s – non si trasforma il Consiglio comunale in una specie di tribunale di appello della Giustizia amministrativa. Tantomeno per ragioni di sterile polemica o bassa politica. Se questo è il rispetto, secondo il consigliere Tiberio, non stupisce la sua incapacità di comprendere quali siano le funzioni istituzionali del Consiglio comunale“.

Ricordiamo che un mese fa, dopo la sentenza del Tar di Catania, il consigliere d’opposizione Giancarlo Triberio aveva dato il “pieno sostegno personale, del circolo Articolouno, e del gruppo consiliare Centrosinistra stiamo accanto alla Camera del lavoro di Augusta e a tutte le forze sindacali dei lavoratori“, aggiungendo che “è necessario che la città, attraverso il consiglio comunale che la rappresenta, faccia sentire forte la sua voce con le istituzioni a difesa della propria gente e a tutela dei diritti dei lavoratori, senza i quali non c’è né lavoro dignitoso né vera occupazione, ma solo arbitrio e precarietà“.

(Nella foto di repertorio in copertina: una seduta del Consiglio comunale di Augusta)


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