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Augusta, parità di genere, aula magna ‘Ruiz’ diventa teatro per “Makallè”

AUGUSTA – All’Istituto superiore “Arangio Ruiz”, guidato dalla dirigente scolastica Maria Concetta Castorina, quest’anno la Giornata internazionale della donna è stata celebrata con due appuntamenti di cui il più recente l’11 marzo, dopo l’evento nella data della ricorrenza dell’8 marzo.

Lo scorso lunedì, infatti, l’aula magna della scuola di via Catania si è trasformata in un palcoscenico per ospitare la messa in scena dello spettacolo teatrale “Makallè”, scritto e diretto da Aurora Miriam Scala e interpretato da Carmela Buffa Calleo. Lo spettacolo è rientrato nel progetto “Arte. Di ogni genere“, promosso e finanziato dall’Assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale nell’ambito di un bando dello scorso ottobre, e di cui il “Ruiz” è risultato assegnatario. Curato in questo caso dalle docenti Concetta Baffo e Giusi Lisi, è strutturato in diversi momenti e ha l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti al rispetto della persona e delle differenze di genere.

Il titolo dell’opera, “Makallè”, si riferisce a un dolce tipico siciliano, fritto e farcito con ricotta, la cui prima apparizione risale al Seicento, impiegato nella pièce quale metafora di poesia e riscatto femminile. Angela è l’unica figlia di Giuseppe Scognamiglio, il più bravo pasticcere del paese, tanto da essere conosciuto come il signor Makallè. Angela vorrebbe anche lei seguire le orme del padre ma non può perché nella sua famiglia da due generazioni le ricette sono segrete e tramandate da generazioni al primo figlio maschio. Ma lei, testarda e caparbia, circondata da tanti personaggi simbolo di un mondo arcaico, tutti interpretati da Buffa Calleo, riuscirà a scardinare quell’antico pregiudizio e conquistare il suo posto nel mondo della pasticceria.

Una storia apparentemente semplice che, negli anni delle grandi conquiste femministe, indaga i meccanismi di una famiglia tradizionale siciliana degli anni settanta, dove le donne compiono le loro piccole rivoluzioni, liberandosi seppur a fatica da obblighi familiari e antichi retaggi. Angela rappresenta così tutte le madri, nonne, sorelle, zie che nel loro piccolo hanno contribuito al cambiamento.

Gli studenti del “Ruiz” hanno assistito con attenzione a una pièce che ha offerto vari spunti nel dibattito successivo, in cui si è voluto fare memoria delle battaglie femministe nate nel ’68 che in Italia condussero alla legge sul divorzio nel 1970, alla riforma del diritto di famiglia del 1975, che, oltre a riconoscere alla donna piena parità giuridica con l’uomo, introdusse in particolare la comunione legale, la parità dei figli naturali con i figli illegittimi, fino alla legge sull’aborto nel 1978.

Il teatro è uno strumento educativo importante – riferiscono congiuntamente le docenti Baffo e Lisiper riflettere insieme attraverso l’arte, sulla condizione della donna nella società di ieri e di oggi e su quanto sia indispensabile diffondere la cultura del rispetto della figura femminile affinché crescano futuri uomini e donne in grado di riconoscere le ingiustizie e le ineguaglianze per combatterle“. 

Venerdì 8 marzo, invece, l’iniziativa del “Ruiz” si era innestata in un percorso didattico interdisciplinare di educazione civica, curato dalla docente Rosa Anna Bellistri, realizzando nelle classi attività di “circle time”, letture e proiezioni per ricordare le battaglie e le vittorie che le donne hanno conseguito nel corso della storia, ma anche per mettere in evidenza le discriminazioni che ancora oggi subiscono.


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