Augusta, piazza di spaccio “diffusa”: 6 arresti in blitz carabinieri
AUGUSTA – Una piazza di spaccio “diffusa” operante tra Augusta e Villasmundo (Melilli), con rifornimenti di droga da Catania, quale alternativa per sfuggire ai controlli dopo il blitz nel febbraio 2022 in contrada Scardina. Nelle prime ore di stamani, oltre 50 carabinieri del comando provinciale di Siracusa, in collaborazione con i cinofili di Nicolosi e una squadra di Cacciatori di Sicilia di stanza a Sigonella, hanno raggiunto le abitazioni di 7 indagati per eseguire altrettante misure cautelari.
Per cinque degli indagati, il Gip di Siracusa ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere e pertanto sono stati tradotti nella casa circondariale di Cavadonna. Per uno dei soggetti sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre per il settimo il divieto di dimora.
Tra i soggetti incarcerati figura un 53enne augustano “gravemente indiziato quale capo dell’organizzazione criminale“, il quale secondo le indagini “deteneva la cassa e curava i contatti con alcuni catanesi che rifornivano la piazza di spaccio attraverso corrieri di loro fiducia“.
A seguito delle perquisizioni personali e locali di stamani, sono stati rinvenuti e sequestrati 1,5 chili di marijuana già essiccata, 800 grammi di hashish suddivisi in 8 panetti termosaldati, 5 piante di marijuana e 1.750 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita.
Durante la fase delle indagini, i carabinieri avevano già arrestato “uno dei corrieri impegnato in un viaggio di rifornimento“, il quale portava con sé circa 50 grammi di cocaina purissima “per la quale si aspettava il pagamento di 1.400 euro“, prima di venire intercettato da una pattuglia in abiti civili del nucleo operativo di Augusta che lo ha arrestato sequestrando la droga.
Per spiegare l’origine di quest’ultima rete criminale, i carabinieri della compagnia di Augusta ricordano come, nel febbraio dello scorso anno attraverso l’operazione “Drug lockdown”, “chiusero la piazza di spaccio di contrada Scardina, arrestando 16 persone su disposizione dell’Autorità giudiziaria aretusea“.
Secondo le indagini successive, “in pochi giorni tuttavia, l’incessante richiesta di stupefacente da parte di tossicodipendenti megaresi, portò all’apertura di una nuova piazza di spaccio “diffusa” con a capo un pluripregiudicato locale che si avvaleva di numerosi spacciatori per coprire il vasto territorio che va da Villasmundo alle zone più centrali della città“.
Anche se “il nuovo gruppo criminale ipotizzava che operare attraverso una piazza di spaccio “diffusa” fosse la scelta migliore per non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine“, i carabinieri di Augusta hanno quindi ricostruito, “in pochi giorni, la mappa di collegamento tra i vari soggetti megaresi, gravemente indiziati di spaccio che, presso le proprie abitazioni o, spesso, a bordo di auto e moto, distribuivano ai tossicodipendenti cocaina, hashish e marijuana“.
Secondo quanto riferisce il maggiore Stefano Santuccio, comandante della locale compagnia carabinieri, gli spacciatori distribuivano la droga col metodo del “porta a porta, utilizzando anche le cassette della posta come luogo di scambio” e inoltre, “quando gli assuntori non avevano disponibilità di contanti, utilizzavano come pegno le carte del reddito di cittadinanza“. Tra i luoghi dello spaccio anche gli spazi nei pressi della Porta spagnola.
(Foto di copertina: repertorio)