Cultura

Augusta, presentato il giallo “Il senso dell’ora felice” scritto insieme da padre e figlio

AUGUSTA – Il 29 maggio è stato presentato ad Augusta, al palazzo di città, il romanzo giallo “Il senso dell’ora felice” scritto a quattro mani dalla coppia padre-figlio Raimondo e Luca Raimondi ed edito nella collana “Le dalie nere” dell’editore Ianieri, diretta da Raffaella Catalano e Giacomo Cacciatore.

L’evento è stato ospitato nell’ambito della manifestazione “Il maggio dei libri“, campagna nazionale che porta i libri anche in contesti diversi da quelli tradizionali per intercettare coloro che di solito non leggono ma che possono essere così stimolati alla lettura. Tanti comuni sul territorio nazionale hanno aderito con iniziative che devono necessariamente svolgersi tra il 23 aprile e il 31 maggio. Anche Augusta, per opera dell’assessorato alla Cultura, Tradizioni e Promozione del territorio retto da Pino Carrabino, sono state coinvolte scuole, librerie, editori, associazioni e vari soggetti pubblici e privati, con un nutrito cartellone di eventi culturali.

Il romanzo dei due Raimondi, siracusani, di cui Raimondo è noto scrittore, giornalista pubblicista e critico d’arte, è stato presentato dalla docente Cristina Gianino, presidente della Fidapa di Siracusa, che ha dialogato con gli autori entrando negli intrecci della storia raccontata.

Il protagonista è Jano Pandolfini, un pittore che, nell’isola di Ortigia, a Siracusa, si muove all’interno di una conventicola di appassionati d’arte, di imbrattatele, di mercanti e di ricettatori. In questo bizzarro contesto irrompe la notizia della morte misteriosa di Elio Van Voot, anche lui pittore, la cui violenta dipartita farà schizzare in alto le sue quotazioni. Un noir volutamente stralunato, che di fatto è quasi un pretesto per ritrarre l’ambiente pseudo artistico di una piccola comunità, tra invidie, frodi e antagonismi. In questo contesto agisce il commissario Saitta, indolente, distratto, demotivato: un uomo che, al contrario di ciò che gli imporrebbe il suo ruolo, temporeggia invece che indagare, tralascia piuttosto che seguire in concreto una pista per ottenere qualche risultato. E mentre avviene un delitto a Palermo, il vortice del traffico di dipinti si intensifica e lambisce i due fatti di sangue. 

I due coautori hanno voluto addentrarsi nel variegato mondo che li circonda, nel quale esistono assassini e vittime designate e dove le cronache quotidiane offrono a piene mani spunti per storie misteriose o per intrecci polizieschi non sempre condotti a buon fine dagli inquirenti. “Il male è presente nella società, oggi come sempre, per il bene spesso non siamo attrezzati“, questo l’assunto degli autori che hanno spiegato anche come cerchino nelle loro storie di creare personaggi che possano rappresentare una varietà di sfumature psicologiche e comportamentali. Nella scelta delle vittime si cerca di creare personaggi che abbiano una connessione significativa con il protagonista o con altri personaggi chiave della storia, in modo che la loro morte possa avere un impatto profondo sulla trama e sui personaggi stessi. L’assassino rappresenta un simbolo del male o dell’oscurità, e attraverso di lui avviene l’esplorazione  della psicologia umana. L’obiettivo è quello di creare una storia coinvolgente, che offra una riflessione su tematiche universali e profonde: obiettivo principe della narrativa è coinvolgere il lettore e non farlo annoiare dopo le prime pagine, insomma deve arrivare alla fine assaporando il gusto del libro. Scrivere è un mestiere solitario, ma in questo caso la sinergia tra i due coautori ha prodotto un fecondo incontro tra generazioni accumunate, oltre che dal piacere di narrare, anche dalla volontà di comunicare una emozione ai lettori.

In un romanzo giallo è facile che l’attenzione sia focalizzata sui temi della giustizia o su problematiche quali il rapporto che tutti noi abbiamo con l’ignoto, con la paura, con la morte. L’obiettivo crediamo comunque sia più o meno uguale per tutti: creare un’esperienza di lettura coinvolgente e divertente, ma allo stesso tempo significativa e profonda“. Questo il pensiero congiunto degli autori de “Il senso dell’ora felice” che, a giudicare dalle reazioni del pubblico presente nell’elegante salone di rappresentanza del Comune di Augusta, sono state recepite e condivise.


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