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Augusta, proposta cittadinanza onoraria all’ex pretore Condorelli

AUGUSTA – Presentata al Comune, per un prossimo approdo nell’aula consiliare, la proposta di concedere la cittadinanza onoraria all’ex magistrato Antonino Condorelli (nella foto in evidenza), pretore dirigente ad Augusta a cavallo degli anni Ottanta, poi componente del Csm e andato in pensione due anni fa dopo l’ultimo incarico di procuratore generale presso la Corte d’appello di Venezia. Originario di Catania, dove nacque nel 1947, vive attualmente a Verona.

La proposta è stata avanzata lo scorso 23 marzo per iscritto al sindaco da Giorgio Càsole, presidente della Commissione comunale di storia patria, che sull’ex pretore pubblicò un libro, nel 2002, dal titolo “Augusta e Condorelli – 1978-1984”, con il sottotitolo “Gli anni della lotta all’inquinamento, alla corruzione e all’abusivismo”. La proposta è stata trasmessa al sindaco perché la presenti in Consiglio comunale, organo deputato alla concessione.

Proprio ieri mattina, nell’auditorium gestito dal Liceo “Megara”, in occasione della tavola rotonda su “Ambiente e legalità”, il sindaco Cettina Di Pietro, al suggerimento di Enzo Parisi, esponente regionale di Legambiente, di concedere la cittadinanza onoraria all’ex pretore, ha risposto testualmente: “Abbiamo ricevuto una proposta. Ci stiamo lavorando“.

A supporto della proposta, nell’istanza formale, Càsole cita alcune considerazioni dell’ex magistrato riportate nella stessa prefazione del suo libro. “L’esperienza di Augusta è stata la più intensa e importante di quelle da me vissute, come magistrato ma anche come cittadino e last but non least come uomo, nato e formatosi a poche decine di chilometri da questa terra, però amata e conosciuta solo a partire dal 1978… Augusta è stata per me l’Universo delle esperienze professionali e umane delle quali non smetterò di portare dentro l’indelebile ricordo e che sarebbe bello un giorno riuscire a raccontare e rievocare… la storia di queste magnifiche coste, delle violenze che esse hanno dovuto purtroppo subire e dello sforzo e dell’amore di quanti le hanno ritenute e le ritengono invece un bene indisponibile della Comunità, da conservare e trasmettere alle generazioni future”.

Grazie all’incisiva azione giudiziaria del pretore Condorelli, l’opinione pubblica, non solo cittadina – sottolinea nell’istanza il presidente della Commissione comunale di storia patria – prese coscienza dei gravi problemi connessi alla presenza degli insediamenti industriali nel territorio e le stesse industrie furono obbligate a rispettare maggiormente l’ambiente“.


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