Augusta, Recovery plan, forze civiche di maggioranza si scagliano contro l’Autorità portuale: “Programmazione assente”
AUGUSTA – “Martedì 23 marzo u.s. si è svolta la seduta della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati con all’ordine del giorno la nuova proposta del “Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Si tratta del più grande piano strategico della storia che prevede investimenti per oltre 200 miliardi che ricadranno sull’intero territorio nazionale. Apprendiamo con grande stupore e perplessità nonostante i diversi appelli ed incontri promossi dall’Amministrazione cittadina che anche in questa nuova bozza, nessuna opera è inserita all’interno del Pnrr per il nostro porto, testo che ha invece previsto ingenti risorse per tutte le più importanti realtà portuali d’Italia“. Così sei movimenti civici che esprimono consiglieri comunali a sostegno dell’amministrazione Di Mare, segnatamente Attivamente, Augusta 2020, Cambiaugusta, Destinazione futuro, 100 x Augusta, Noi per Augusta, sottoscrivono una nota congiunta con la quale si muove una dura contestazione alla “governance” dell’Autorità di sistema portuale del mare (Adsp) di Sicilia orientale. Una governance che recentemente ha visto un cambio al vertice con l’insediamento del commissario straordinario Alberto Chiovelli, insediatosi a inizio febbraio al posto del presidente dimissionario Andrea Annunziata, andato a guidare l’Adsp del mar Tirreno centrale.
“Appare evidente come l’assoluta assenza di programmazione, la mancanza di una seria e condivisa visione del futuro della Governance uscente dell’Adsp di Augusta-Catania, che oggi trova una inusuale continuità attraverso il ruolo del Segretario generale, sta già producendo effetti devastanti per la nostra comunità“, sostengono i movimenti civici di maggioranza.
Nella nota congiunta si riferisce tale critica anche all’avviso esplorativo per la realizzazione di un deposito costiero di Gnl (Gas naturale liquefatto) nel porto Megarese, pubblicato dall’Adsp quasi due anni fa, ma oggetto di discussione in consiglio comunale soltanto lo scorso febbraio, a proposta tecnica acquisita dall’Adsp.
“A questa visione solitaria del territorio che ha caratterizzato azioni e scelte dell’Adsp nel recente passato, questo Consiglio comunale non ha voluto dare seguito e non è casuale che si è riusciti a portare a conoscenza dell’opinione pubblica il tema della costruzione dell’impianto Gnl solo grazie all’iniziativa del Presidente del Consiglio comunale – sottolineano i sei movimenti civici, tra cui figura il movimento che ha eletto consigliere l’attuale presidente del civico consesso – Infatti, nella seduta del civico consesso del 15 febbraio, ha convocato tutti gli stakeholder che, per la prima volta, si sono ritrovati tutti allo stesso tavolo. Progetto, questo sul Gnl, che Presidente e Segretario dell’Autorità portuale avevano misteriosamente tenuto nascosto dentro i cassetti per quasi due anni, salvo poi (in modo quanto meno singolare) convocare il Comune di Augusta alla conferenza dei servizi il 20 ottobre 2020 data che coincide con il primo giorno della sindacatura Di Mare che, per l’appunto, fu eletto dopo il ballottaggio del 18-19 ottobre“.
“Non possono essere di certo due azioni di “green ports” legate alla realizzazione di pensiline con impianti fotovoltaici e digitalizzazione della logistica a farci esultare – asseriscono – poiché è sotto gli occhi di tutti che il fatturato di questi ultimi anni in termini di pianificazione e progettazione è quasi nullo e lo testimonia l’attuale fotografia del nostro porto“.
“Siamo convinti che i prossimi mesi saranno fondamentali, la programmazione di investimenti e infrastrutture che riguardano la nostra città non possono essere lasciate nelle stesse mani di chi, sino ad oggi, ha dimostrato con i fatti di essere inadeguato al ruolo – concludono – Ci auspichiamo che al più presto venga nominato il nuovo Presidente dell’Adsp con la conseguente riorganizzazione della segreteria tecnica. Solo così si potranno affrontare nel modo migliore i prossimi mesi che saranno decisivi per lo sviluppo e il futuro del porto di Augusta e dare un nuovo impulso per un cambio di passo che è divenuto ormai necessario e improcrastinabile“.
Ricordiamo che, secondo l’accordo sul Next Generation Ue, 200 dei 750 miliardi del Recovery fund europeo andranno all’Italia in una forma mista di prestiti e sovvenzioni che saranno distribuiti nell’arco dei prossimi sei anni. Il 12 gennaio scorso, il Consiglio dei ministri presieduto da Giuseppe Conte ha approvato la proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che è poi passato all’esame del Parlamento ed emendato. La scadenza fissata per la presentazione da parte degli Stati membri del cosiddetto Recovery plan (o Pnrr) è ormai prossima, trattandosi del 30 aprile. Le “carte” in Italia saranno svelate quando l’attuale premier Mario Draghi illustrerà alle Camere, secondo fonti di stampa nazionale il 26 e il 27 aprile, il nuovo Piano.