Augusta, richiesta di una medaglia per la città: quando gli augustani “adottarono” i superstiti del Conte Rosso
AUGUSTA – La richiesta al presidente della Repubblica di “riconoscimento ufficiale alla città di Augusta” di una medaglia al valor civile per l’assistenza fornita ai superstiti del Conte Rosso, dopo l’affondamento avvenuto al largo di Siracusa il 24 maggio del 1941. L’istanza per avviare l’iter è stata inoltrata dal presidente della Società augustana di storia patria, Giuseppe Carrabino, al Comune di Augusta, segnatamente al sindaco Cettina Di Pietro, alla presidente del consiglio comunale Sarah Marturana e al senatore augustano Pino Pisani.
Il Conte Rosso fu un transatlantico mercantile, requisito a guerra scoppiata dalla Regia Marina per il trasporto delle truppe italiane in Libia. Quando venne colpito da due siluri lanciati da un sommergibile inglese, alle ore 20,40, a bordo c’erano 280 uomini dell’equipaggio e 2.449 fra ufficiali, sottufficiali e soldati, per un totale di 2.729 uomini diretti verso Tripoli.
“Dei 1.520 superstiti – ricorda il presidente della Società di storia patria nell’istanza al Comune – la maggior parte venne trasportata ad Augusta. I superstiti sbarcarono nel nostro porto alle ore 5.00 del mattino del 25 maggio e trasportati a bordo di camion militari coperti da soli teloni e sul volto segnati dal dolore dei tanti compagni che avevano perso la vita. Immediatamente ebbe inizio una gara di solidarietà tra la popolazione civile che nonostante le ristrettezze della guerra si mobilitò per offrire quel che poteva: pane, cibo di ogni genere, coperte, indumenti e alloggio“.
“I superstiti non hanno mai dimenticato l’accoglienza e l’affetto dimostrato dalla città in quella dolorosa vicenda – si rammenta nell’istanza – Molti di loro sono ritornati nel corso degli anni, ma tra le tante testimonianze, quella che esprime al meglio la partecipazione emotiva e la concreta solidarietà della popolazione è semplicemente il commosso racconto di uno di loro: Augusta praticamente ci adottò! Una lapide, all’interno del palazzo comunale, ricorda l’infausta data“.
Le motivazioni per la richiesta di riconoscimento della medaglia alla città andrebbero estese, secondo quanto proposto dal sodalizio di storia patria, anche ai fatti avvenuti due anni dopo nel 1943, recentemente ricordati con la Giornata della memoria cittadina.
“Con la presente vogliamo reiterare quanto più volte in passato, attraverso le diverse realtà associative – si legge ancora nell’istanza del presidente della Società augustana di storia patria – è stato chiesto dal popolo di Augusta alle diverse Istituzioni dello Stato, quello cioè che l’Amministrazione comunale si faccia carico di promuovere un’istanza al Presidente della Repubblica affinché la nostra città sia insignita della medaglia al valore civile in quanto soggetta all’offesa aerea nemica sin dalle prime settimane di guerra, registrando a proprio danno centinaia di vittime civili, duemilacinquecento senza tetto (ossia 1/8 della popolazione) ed i 2/3 degli edifici danneggiati in varia misura, 270 dei quali distrutti e 1.000 gravemente lesionati. Una medaglia che esprima il riconoscimento dello Stato per i caduti e nel contempo per rammentare la generosità del nostro popolo per i naufraghi del Conte Rosso che trovarono nella nostra città nobili sentimenti di accoglienza“.
“Ricordare questi momenti nel dualismo di morte e speranza, lutto e solidarietà – si conclude – è innanzitutto un atto di giustizia nei confronti della Città. Un atto di giustizia che Augusta attende dal dopoguerra“.