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Augusta, rinnovata l’utrasecolare tradizione di “arrifriscari l’arma de murticeddi” [Video]

AUGUSTA – Non sono mancati neppure quest’anno “pignati” e “vacili” colmi d’acqua poi rovesciata dai balconi o dagli usci di abitazioni e attività commerciali, a mezzogiorno in punto della vigilia del Ferragosto, creando quelle “cascate” urbane che affondano le radici in una tradizione locale ultrasecolare.

Come descritto nel capitolo 7 della “Breve storia di Augusta” pubblicata a cura di Salvo Lentini su La Gazzetta Augustana.it, tale consuetudine religiosa di buttare dell’acqua sulle strade e sugli usci delle case, in suffragio delle anime defunte, è legata all’intendimento di “arrifriscari l’arma de murticeddi”, la maniera dialettale per esprimere l’intenzione di dare refrigerio alle anime del Purgatorio.

Stavolta, almeno per quanto si evince dai video nel centro storico pervenuti alla Redazione, lo scampanio delle chiese, che doveva dare il via al lancio, è arrivato con qualche minuto di ritardo. Puntualissimi però i cittadini che, con un gesto assimilabile a un gioco condiviso da generazioni diverse, hanno reso partecipi anche i più giovani augustani di un antico rito tra religione, memoria e identità cittadina.


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