Augusta, scuole superiori, ritorno in classe differito e graduale. La parola ai dirigenti scolastici


AUGUSTA – Per gli studenti delle scuole superiori siciliane il ritorno in classe è stato posticipato di una settimana rispetto alle prescrizioni nazionali, dall’1 febbraio alla nuova data dell’8 febbraio. Lo ha stabilito l’ordinanza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, firmata ieri dopo alcune anticipazioni rese alla stampa dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla.
Da lunedì 1 febbraio la Sicilia passa ufficialmente da “zona rossa” a “zona arancione“, per ordinanza del ministro della Salute, ma nel mondo della scuola il “downgrade” varrà soltanto per le classi seconde e terze delle scuole medie, che si aggiungeranno così agli alunni delle scuole dell’infanzia, elementari e alle prime classi delle medie, già in aula con la didattica in presenza.
“Fino al 7 febbraio 2021 – si legge all’articolo 2 dell’ordinanza regionale – le attività scolastiche secondarie di secondo grado si svolgono esclusivamente con modalità a distanza. Resta salva la possibilità – prevista da due provvedimenti del ministro dell’Istruzione – di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali“.
Dal lunedì 8 febbraio si dovrà quindi garantire la didattica in presenza “almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento della popolazione studentesca” delle scuole superiori, applicando l’articolo 1 comma 10 del Dpcm del 14 gennaio. A seguito dell’ufficialità della decisione da parte del governo regionale di concedere una settimana in più, con un piano prefettizio per il potenziamento del trasporto scolastico già approvato dalla Regione come da ultimo tavolo di coordinamento, abbiamo sentito i dirigenti scolastici dei due istituti superiori statali cittadini sui rispettivi piani di rientro.
La dirigente dell’Istituto superiore “Arangio Ruiz”, Maria Concetta Castorina ci riferisce: “È un piano di rientro già previsto da lungo tempo, perché ci aspettavamo di rientrare dopo le vacanze natalizie. È stata predisposta una turnazione delle classi: ci saranno tre turni. Abbiamo pensato di far rientrare le quinte tutti i giorni e alcune classi più problematiche soprattutto dei primi anni, in ogni caso si raggiungerà il 50 per cento di didattica in presenza in ogni giornata, e saranno incluse le scuole serali. Particolare problemi per la capienza e il distanziamento non ce ne sono – assicura – Abbiamo due turni di ingresso, uno alle 8,10 e uno alle 8,20, per evitare assembramenti oltre alla predisposizione di sei accessi“.
“In questo momento nel nostro istituto ci sono i lavori del Por, coordinati dalla ex Provincia, che hanno coinvolto diversi istituti siracusani: da noi c’è stata una impermeabilizzazione della parte superiore del tetto – riferisce la dirigente Castorina – perché c’erano delle infiltrazioni, e poi sono state sostituite alcune porte. Penso che agli inizi della prossima settimana finiranno. Per noi, quindi, il rientro giorno 8 è positivo perché ci sarà modo di rendere le aule tutte disponibili. Tutti i protocolli sanitari saranno rispettati: distanziamento, igienizzazione mani e banchi singoli (nella foto di copertina, ndr)”.
“Stiamo aspettando le linee guida relative all’educazione fisica – precisa infine – perché pare che debbano essere emanate delle linee guida diverse rispetto a quelle all’inizio dell’anno, che prevedevano il distanziamento di un metro e che gli alunni non indossassero sempre la mascherina. La differenza tra l’apertura dell’anno scolastico e ora, è una nota del capo dipartimento dei primi di novembre, che prevede di indossare le mascherine sempre“.
Anche il dirigente scolastico del Liceo “Megara”, Renato Santoro ritiene l’istituto pronto a ripartire in presenza, dopo le diverse iniziative svolte telematicamente. “Rientreranno tutte le classi al 50 per cento in presenza e 50 per cento in Ddi (Didattica digitale integrata, ndr), al fine di avere una minore presenza in classe di alunni e quindi ridurre i rischi del contagio – ci fa sapere – La rotazione del 50 per cento è settimanale. La riduzione degli alunni per classe favorirà l’incidenza dei pendolari. Qualora ci siano delle problematiche specifiche, saranno affrontate caso per caso“.
“La scuola è andata incontro agli alunni in difficoltà fornendo Pc e tablet – sottolinea il dirigente Santoro sulla didattica finora assicurata – e, a chi lo ha richiesto, l’opportunità di supportare con giga di connessione, già dal momento in cui la scuola è andata in didattica a distanza. Per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto da decreto e ordinanza del ministro dell’Istruzione, la scuola ha garantito e continuerà a garantire comunque il collegamento a distanza con gli alunni della medesima classe che sono in didattica digitale integrata“.
“Tutte le classi sono attrezzate con Lim e la scuola è dotata della fibra – precisa – Inoltre abbiamo investito delle risorse economiche per migliorare le postazioni dei computer, per permettere ai ragazzi che sono a casa una partecipazione attiva e più funzionale alla Ddi“.